“Mi chiamo Francesco Totti” tra i candidati al David di Donatello

L’opera di Infascelli che ripercorre la vita e la carriera del capitano giallorosso sarà giudicata dalla Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano

Dopo il successo di pubblico (sale sempre sold out per tre giorni prima della chiusura, oltre 600mila euro di incasso) arriva anche quello di critica. Il docufilm “Mi chiamo Francesco Totti”, di Alex Infascelli, che ripercorre la vita e la carriera dello storico capitano della Roma, è tra le dieci opere scelte per essere poi candidate al David di Donatello, uno dei premi più prestigiosi del cinema italiano. La Commissione selezionatrice dei documentari, composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Paola Jacobbi e Giacomo Ravesi, presenterà il film su Totti e tutti gli altri alla Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano che poi sceglierà la cinquina candidata.

Presto la serie

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Per Totti, che in questo momento segue le vicende della Roma da tifoso mentre continua a lavorare con la sua società di scouting, una soddisfazione che, magari, può essere anche di buon auspicio per la serie tv: “Speravo de mori’ prima”, in onda su Sky a marzo. Lì Totti non figurerà (nel docufilm ci sono immagini reali e inedite e sua è la voce narrante), perché ad interpretarlo sarà Pietro Castellitto. Ad interpretare sua moglie Ilary sarà Greta Scarano mentre a vestire i panni di Luciano Spalletti sarà Gianmarco Tognazzi.

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