Messina su Milan-Sassuolo “Con la Var epilogo diverso”

Allenatori, giocatori e dirigenti di tutte le squadre di Serie A si sono riuniti con i vertici del settore arbitrale e i direttori di gara per l’ormai tradizionale appuntamento di inizio anno, momento di scambio di opinioni e spiegazione delle nuove regole. Nella sala Executive dello Stadio Giuseppe Meazza, insieme al presidente dell’Aia Marcello Nicchi e al designatore della Serie A Domenico Messina, hanno illustrato e spiegato, anche con l’ausilio di filmati, una serie di intricate situazioni di gioco.

messina — “Sarei ipocrita se dicessi che con la Video Assistenza Arbitrale Milan-Sassuolo sarebbe finita così…” ammette Messina. “Noi arbitri non siamo contrari alla tecnologia, anzi ringraziamo della sperimentazione. In Fiorentina-Roma Kakinic era in fuorigioco e il gol andava annullato, ma la decisione era molto complicata. Tutti i nostri arbitri devono essere in grado di operare online. Voglio sperare che il minor numero di gialli non sia dovuto solo alla regola del fallo di mano. Il VAR (Video Assistenza Arbitrale) è un supporto, non una sostituzione dell’arbitro. L’arbitro sa che l’intervento del VAR è su elementi certi. Abbiamo voluto mostrare anche gli errori facendo vedere perchè sono nati”.

nicchi — “Oggi abbiamo spiegato il VAR, tutti hanno capito che non cambia nulla per i tesserati. La cosa su cui insistere sono le entrate col piede a martello, qualche giocatore rimane sorpreso, ma vuol dire non aver assimilato bene il regolamento. Io ho fatto il VAR domenica scorsa con Irrati, alla fine era sudato come se fosse stato in campo” racconta il presidente dell’Aia. “Ma non è così difficile, dipende anche dai tecnici video con cui lavori. Dal punto di vista pratico, in meno di 10 secondi, rivedi tutto. Per ora però non abbiamo ancora visto situazioni complesse. Quando il dubbio persiste, decide l’arbitro”. E anche i dati di questa prima parte di stagione sono positivi: “Abbiamo avuto 66 ammonizioni in meno rispetto alle prime sette partite dello scorso anno. Si vedono sorprendentemente ancora casi in cui i calciatori circondano l’arbitro. Ma è sempre più raro, perchè si è creato rapporto di fiducia. Credo che con la VAR a regime non si vada a oltre 5 interventi a giornata e me lo auguro anche. La mansione dell’arbitro centrale è intatta” assicura Nicchi. Infine un commento sulla partecipazione all’evento di San Siro: “Avrei voluto vedere più allenatori, capitani e dirigenti. Non ho ricevuto domande dai giocatori, si può leggerla in modo positivo e negativo” conclude il presidente dell’Aia.

 Matteo Brega 

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