Messi: “Resto al Barcellona ma volevo andare via. Non posso fare causa al mio club del cuore”

Niente Manchester City, Messi resta al Barcellona. Ma non è una scelta sentita, né di cuore.

L’argentino è costretto a rimanere nel team blaugrana perché l’unico modo per lasciarlo è pagare la clausola di 700 milioni di euro (troppo sia per lui che per il City…).

Ad annunciarlo è lo stesso Messi nel corso di una intervista rilasciata all’edizione spagnola di Goal.com.  Le sue dichiarazioni sono riportate dal Corriere dello Sport.

Sicuramente mi è costato molto decidere. Non c’entra il risultato del Bayern, dipende da tante cose.

Ho sempre detto che volevo restare qui. Che volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare a far crescere la leggenda del Barcellona a livello di trofei.

E la verità è che da tempo che non c’è un progetto né nulla, loro si destreggiano e coprono i buchi mentre le cose vanno.

Come ho detto prima ho sempre pensato al benessere della mia famiglia e del club

Quando ho comunicato la mia volontà a mia moglie e ai miei figli è stato un dramma.

Tutta la famiglia è scoppiata a piangere, i miei bambini non volevano lasciare Barcellona, non volevano cambiare scuole.

Ho guardato oltre e volevo competere ai massimo livelli, vincere titoli, competere in Champions League.

Puoi vincere o perdere, perché è molto difficile, ma devi competere.

Almeno competere e non crollare come a RomaLiverpoolLisbona. E questo mi ha portato a pensare sulla decisione di andar via

Come detto, pensavo ed ero sicuro che fossi libero di andar via, il presidente ha sempre detto che alla fine della stagione potevo decidere se restare o meno.

Adesso si aggrappano al fatto che non l’ho detto prima del 10 giugno, quando è chiaro che il 10 giugno eravamo in corsa per La Liga nel mezzo di questo tremendo Coronavirus e che questa malattia ha alterato tutta la stagione.

E questa è la ragione per la quale resterò al Barcellona. 

Adesso resterò perché il presidente mi ha detto che l’unico modo di andar via è pagare la clausola di 700 milioni di euro, e questo è impossibile.

C’era un alto modo ed era andare in tribunale.

Ma non farei mai causa al Barcellona perché è il club che amo, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato, è il club della mia vita, ho passato la vita qui.

Il Barça mi ha dato tutto e io ho dato tutto. So che non mi è mai passato per la testa portare il Barcellona in tribunale

Mi hanno fatto male tante cose pubblicate contro di me e soprattutto tante cose false pubblicate.

O che io potessi fare causa al Barcellona per i miei interessi.

Non avrei mai fatto una cosa del genere, lo ripeto, volevo andare via ed era mio diritto, perché il contratto dice che avrei potuto svincolarmi. E non era “vado via e basta”. 

Stavo per andare via e mi sarebbe costato tanto.

Volevo andare perché ho pensato di voler vivere i miei ultimi anni di calcio felicemente.

Ultimamente non ho trovato felicità all’interno del club

Continuerò nel Barcellona e il mio comportamento non cambierà, non importa quanto volessi andare via. Darò il massimo.

Voglio sempre vincere, sono competitivo, e non mi piace perdere. Voglio sempre il massimo per il club, per i compagni e per me stesso. 

Ho detto che non c’era stato il sostegno necessario per vincere la Champions League. Adesso non so cosa succederà.

C’è un nuovo allenatore e nuove idee.

E questo è un bene ma dobbiamo vedere come risponderà la squadra e se saremo in grado di competere ai massimi livello. 

Quello che posso dire è che resterò e che darò il massimo per il Barcellona” (fonte Goal.com).

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