Messi, i bambini e le maglie Mastercard. E Leo(nardo) diventa il nome più diffuso d’Italia

L’argentino ha presentato le maglie per i player mascot della Champions: “Spero che entrare in campo prima di gare così importante possa dare a questi giovani fiducia in se stessi, nel gioco pulito e nel potere di perseguire i propri sogni”

Leo Messi ha presentato le divise Mastercard, interamente realizzate con materiali riciclabili e riservate ai giovani player mascot della Uefa Champions League. Da una ricerca condotta proprio da Mastercard sulla relazione tra la popolarità dei calciatori e i nomi dati ai figli, emerge una crescita di popolarità del nome Leo nel nostro Paese: Leonardo è attualmente il nome maschile più diffuso in Italia, in forte crescita rispetto al 19° posto del 2003. Anche perché il 75% dei genitori italiani riconosce in Messi il calciatore più stimolante di tutti i tempi e due terzi (76%) di loro concordano sul fatto che sia un modello positivo capace di ispirare determinazione e dedizione. In Italia Messi è il giocatore più imitato in campo dai bambini, seguito da Ronaldo e Neymar.

Emozioni

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Lionel Messi ha commentato: “Entrare in campo prima di una partita di Champions è un’esperienza unica. Non importa a quante gare io abbia partecipato, è sempre come se fosse la prima volta. Sono molto felice di aver condiviso questa sensazione con le giovani mascotte e spero solo che questa esperienza possa dare loro la fiducia in se stessi, nel gioco pulito e nel potere di perseguire i propri sogni”.

Passioni

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“Esperienze straordinarie come quelle legate al calcio segnano le passioni delle persone in modo permanente – ha dichiarato Luca Fiumarella, Head of Marketing and Communications Italy di Mastercard -. Indipendentemente che si tratti di vedere la squadra del cuore vincere una finale emozionante, di assistere al gol del proprio giocatore preferito o di incontrare una leggenda del calcio. Sono queste le ragioni che spingono Mastercard a sponsorizzare i player mascot della Champions League, aiutando i più giovani a coltivare la loro passione per il calcio sin da piccoli”.

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