Messi-Barça, salta tutto. Il club: “Ostacoli economici e strutturali”

Marcia indietro nella trattativa per il rinnovo della Pulce. Il comunicato del Barcellona parla di “accordo trovato” ma che non può essere formalizzato. Sotto accusa il tetto salariale imposto da Tebas

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

5 agosto – MADRID

Clamoroso a Barcellona. Dopo quasi 21 anni di amore le strade del Barcellona e di Leo Messi si separano. Questa mattina i giornali spagnoli erano compatti: tutti pronti per il “Messi Day”, il giorno del rinnovo del contratto del giocatore che ha cambiato la storia del club catalano. Leo è tornato mercoledì da Ibiza, dove nei giorni scorsi è stato fisso in compagnia dei suoi amici del Psg, e tutto sembrava pronto per l’annuncio della firma. E invece alle 19.45 è arrivato un altro annuncio, quello dell’addio. Incredibile.

IL COMUNICATO

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Dopo le prime voci apparse sui media spagnoli è arrivato il comunicato del Barcellona: “Malgrado il raggiungimento di un accordo tra il Barcelona e Leo Messi e la chiara intenzione di entrambe le parti di firmare un nuovo contratto nella giornata odierna, l’accordo non può essere formalizzato a causa di ostacoli economici e strutturali (la normativa della Liga spagnola, ndr). Di fronte a questa situazione. Lionel Messi non continuerà ad essere legato al Barcelona. Entrambe le parti sono profondamente dispiaciute del fatto che tanto i desideri del giocatore come quelli del club non possano essere finalmente esauditi. Il Barça ringrazia con tutto il cuore il contributo del giocatore alla crescita dell’istituzione e gli augura il meglio nella sua vita personale e professionale”. Sotto accusa dunque finiscono, a detta del Barcellona, le regole della Liga e il tetto salariale imposto dal suo presidente Javier Tebas.

BATTAGLIA AMPIA

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Però la battaglia è molto più ampia. Da una parte ci sono le richieste di Messi, tanto economiche come sportive. Un ingaggio monstre, ma anche l’arrivo di giocatori graditi, su tutti l’atalantino Romero, compagno di nazionale finito al Tottenham. E poi c’è la guerra tra Madrid, Barcellona e Tebas. È curioso che la rottura tra Leo e il Barça arrivi appena 24 ore dopo l’annuncio da parte della Liga dell’accordo con Cvc che garantiva 2.7 miliardi di euro agli organizzatori del campionato spagnolo e circa 270 milioni di euro al Barcellona. Notizia questa che era stata interpretata come detonatore del “Messi Day”: trovati i soldi, firmato l’accordo. Però mentre il Barça annunciava l’addio di Leo, il Madrid postava un comunicato molto duro contro la Liga e l’accordo con Cvc, raggiunto, secondo la Casa Blanca, ad insaputa del Madrid. Joan Laporta sulla cosa è d’accordo con Florentino Perez, così come i due sono legatissimi nella questione Superlega. I due grandi club spagnoli non vedono di buon occhio la cessione dei diritti d’immagine per 40 anni accordata dalla Liga a Cvc, e non hanno gettato la spugna sul tema Superlega.

FUTURO PARIGINO?

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Intanto Messi se ne va. Dove? Da chi può permettersi di pagargli uno stipendio che negli ultimi 5 anni ha superato i 50 milioni netti all’anno, tutto compreso. Le foto a Ibizia con Neymar, Verratti e Di Maria sono un indizio, ma ne sapremo di più rapidamente. Per il momento c’è solo questa clamorosa rottura e l’impoverimento della Liga. Nel frattempo Laporta terrà domani una conferenza alle 11 per meglio chiarire quanto accaduto nella giornata di oggi.

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