Meno falli e cartellini: è una Roma più calma

ROMA – È come se il vulcanico José Mourinho avesse assorbito su di sé – fungendo da scudo umano a protezione della squadra – quella “rabbia” che nella passata stagione alimentava come benzina il motore dei suoi uomini, prendendosi le sanzioni che i calciatori stanno invece evitando. Nervosismo sotto forma di cartellini: nelle 38 partite della scorsa Serie A furono 105 i gialli comminati ai giallorossi (media di 2,76 a partita), con 8 rossi, mentre oggi le ammonizioni sono 47 (in proiezione si arriverà a giugno con un dato più basso rispetto al 2021-22) e non ci sono state espulsioni.

Passato

L’antifona dell’anno scorso si poteva già intuire durante le prime amichevoli estive, nelle quali la tensione agonistica e la voglia di non tirare mai indietro la gamba portarono a un paio di risse, con l’esempio più eclatante durante il test contro il Porto del 28 luglio 2021. In seguito a un contatto tra il solito Pepe e Mkhitaryan, si scatenò una baruffa tutt’altro che amichevole. Soltanto il Venezia (retrocesso) riuscì nell’impresa di fare peggio della Roma nella graduatoria dei cattivi, con 108 ammonizioni e 9 cartellini rossi. Gianluca Mancini concluse la stagione vedendo il suo nome per 22 volte sui taccuini degli arbitri tra campionato (15), Conference League (6) e Coppa Italia (1), mentre in questa stagione il difensore toscano è stato sanzionato “solo” 8 volte; questa statistica al ribasso rappresenta, per certi versi, la cartina da tornasole di una situazione completamente diversa: la Roma attuale è decisamente meno propensa al fallo e, di conseguenza, alla sanzione.

Media

La formazione dello Special One ha ricevuto infatti 47 ammonizioni in queste prime 24 giornate di campionato; di queste, 4 le ha prese l’ormai ex Nicolò Zaniolo, uno di quelli finiti maggiormente sotto la lente d’ingrandimento degli ufficiali di gara. La media romanista è quindi scesa da 2,76 (2021-22) a 1,96 (2022-23). E c’è di più: nessun giallorosso è stato cacciato dal campo; viceversa sono aumentate le espulsioni di Mourinho e dei componenti del suo staff. Sembra quasi un copione recitato con intelligenza: si riducono le proteste dentro il campo, aumentano quelle fuori.

Meno falli

Il primatista del cartellino è diventato Ibañez (7), davanti a Smalling (5), Celik (5), Cristante (4), Mancini (4), Zaniolo (4), Dybala (3), Pellegrini (2), Matic (2), Zalewski (2), Bove (2), El Shaarawy (2), Kumbulla (1), Abraham (1), Rui Patricio (1), Camara (1) e Tahirovic (1). I falli commessi a partita dai calciatori di Mou (ne fanno in media 11,96 ogni 90’), tra l’altro, sono meno di quelli subiti da Dybala e compagni (14,29). Soltanto Napoli (9,63), Sassuolo (10,25), Lazio (10,33) e Juve (11,50) sono state più “pulite” della Roma.

Smalling

L’unico che va controcorrente rispetto alla sorprendente statistica è l’inglese Smalling: nello scorso campionato, l’ex United commise il primo fallo addirittura il 18 dicembre (alla sua 10a presenza) nel successo dei giallorossi per 1-4 a Bergamo, oggi è invece il secondo calciatore più ammonito della squadra. È l’eccezione che, in qualche modo, conferma la regola.

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