Meglio l’Inter di Conte o quella di Inzaghi? Risponde FIFA

Il confronto potrà sembrare prematuro, visto che siamo soltanto al giro di boa, ma i videogiochi ci danno una mano a comprendere la nuova (e la vecchia) Inter.

L’Inter di Antonio Conte è riuscita, lo scorso anno, ad interrompere il dominio della Juventus e ad aprire, potenzialmente, un nuovo ciclo colorato di nerazzurro. Tuttavia, proprio sul più bello, Conte ha lasciato il club guidato dalla famiglia Zhang per divergenze tecniche e finanziarie sul progetto. Poco male: l’Inter si è già ampiamente rimessa in piedi, grazie al lavoro di Simone Inzaghi, e si è guadagnata il titolo di campione d’Inverno. Ora non resta che l’annosa domanda che tutti si stanno ponendo in questo momento di pausa del campionato: meglio l’Inter di Conte o quella di Inzaghi?

L’Inter di Conte —

Per un confronto più corretto, prenderemo in considerazione i valori delle due squadre al mese di settembre delle rispettive annate (mese di inizio stagione per FIFA). Nel settembre 2020, l’Inter di Conte si presentava con un punteggio complessivo di 82, dettato dall’83 in attacco, dall’81 a centrocampo e dall’83 in difesa. Il giocatore più forte in rosa, forse a sorpresa, era Handanovic con 87, seguito da Lukaku e Skriniar con 86, e da De Vrij con 85. Il fresco di Squadra della Settimana Lautaro Martinez si accontentava di un 84, come Brozovic, mentre il compianto Hakimi raccoglieva un (ottimo per un esterno) 83. Barella era ancorato ad un 82 che ne evidenzava le prospettive ma non ne premiava ancora l’esplosione. La coperta era abbastanza corta e il rincalzo (neanche più tanto tale, ad un certo punto della stagione) più forte era Eriksen con 83, seguito da una sfilza di inferiori o pari all’80.

… e quella di Inzaghi —

Se Handanovic resta una sicurezza al di là dell’età, l’Inter di Inzaghi si è notoriamente ritrovata a fronteggiare un numero di partenze inaspettate. Addio Lukaku e Hakimi, che sembravano irrimpiazzabili, specialmente su un FIFA sempre veloce e fisico, e dentro Dzeko (83), Correa (81) e Dumfries (un forse troppo lusinghiero 82). Il portiere sloveno rimane il migliore in rosa pur perdendo un punto (86), Lautaro cresce di un punto (85) e Barella di ben due fino ad 84. Interessante anche la crescita di Bastoni che, al pari dell’ex centrocampista del Cagliari, si porta a casa un +2. L’innesto di Calhanoglu viene riconosciuto con un prudente 82, sebbene la sua resa sia stata sensibilmente aumentata con la carta del giocatore del mese. L’eredità lasciata da Conte è palese, soprattutto nella crescita di alcuni uomini chiave, ma il giudizio di FIFA non si fa scrupoli: l’Inter di Inzaghi vale sempre 82 nel complesso, ma l’attacco è da 82 (prevedibilmente, -1), mentre centrocampo e difesa restano inalterati. 

24 Dicembre 2021 – 10:44

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