McTominay, Lukaku, Neres: questo Napoli è da scudetto

Quarta vittoria consecutiva in casa, la quinta in sette giornate; 19 gol segnati da 12 giocatori diversi, una vigorosa accelerazione in testa al campionato: il Napoli ha diverse buone ragioni per compiacersi del successo ai danni di un brillante Como, destinato a un campionato ricco di soddisfazioni. Su tutti spiccano il cuore impavido e la caratura di assoluto livello internazionale di Scott McTominay, già leader e trascinatore del centrocampo partenopeo. Proprio lo scozzese ha immediatamente impresso la sua firma sulla partita. Il gol lampo, dopo appena 25 secondi (prima di lui, nessuno quest’anno in Serie A, aveva segnato in un tempo così breve) ha colpito, ma non affondato il Como. Tutt’altro, A mano a mano che il tempo passava, i lariani hanno vistosamente preso il sopravvento sugli avversari, al punto che, fra il minuto 29 e il minuto 34, il possesso del pallone è stato un’esclusiva del tiki taka marchiato Fabregas. Il più giovane allenatore del massimo campionato sta costruendo una bella squadra, tatticamente bene organizzata, illuminata dalle giocate dei suoi solisti e sorretta dalla lucida visione di gioco di Sergi Roberto. Strefezza è stato l’autore di un altro gol d’autore, modello Bergamo; rifulge il talento adamantino di Nico Paz (un palo e una prova di spiccata personalità: si capisce perché Scaloni voglia soffiarlo a de la Fuente, chiamandolo nell’Argentina prima che lo convochi la Spagna. Il Napoli ha chiuso in affanno il primo tempo e quando Strefezza l’ha riagguantato prima del gong, non c’è stata sorpresa, stante l’evidente supremazia territoriale del Como.

Il Napoli è da Scudetto, tris al Como

Durante l’intervallo, Conte ha serrato i ranghi come solo lui sa fare, tant’è vero che nella ripresa è sbucata una squadra molto più aggressiva e determinata, al punto da guadagnarsi il 2-1 grazie al rigore trasformato da Lukaku. Di nuovo, come dopo i primi 25 secondi, il Como non si è disunito e subito è ripartito alla ricerca di un altro pareggio. Kvaratskhelia e Politano hanno speso una montagna di energie, al punto che, a undici minuti dalla fine, Conte li ha sostituiti con Neres e Mazzocchi. Nel finale, Fabregas ha tentato il tutto per tutto, inserendo Belotti per Strefezza e affiancando il Gallo a Cutrone. Ma a cinque minuti dalla fine, Neres ha chiuso il conto. La scheggia Neres, al primo gol in A dopo il centro in Coppa Italia, lo specialista degli assist, stavolta imbeccato alla grande da Lukaku, il cui bilancio odierno è brillante: una rete e due assist. Conte l’ha detto in napoletano per avvertire la concorrenza di non mettere troppo sotto pressione il Napoli: ‘ccà nisciuno è fesso. Eppure, dopo la nuova vittoria, se c’è una squadra che si candida allo scudetto, questa è il Napoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Il Napoli passerà la sosta al primo posto: +4 sulla Juve. La classifica della Serie A dopo gli anticipi Successivo Genoa, Gilardino: "Non abbiamo fatto ancora niente, vogliamo stupire tutti"