Mbappé, è la notte della delusione, ma la tripletta in finale segna la sua consacrazione

Tre gol (più quello ai rigori) per riaprire da solo una finale che era chiusa. Mancando il bis del trionfo 2018, eppure dimostrando nella sconfitta la grandezza per prendersi il calcio dalle mani di Messi

La consacrazione e la delusione. Le spalle su cui porta il futuro indiscusso del calcio mondiale non sono state abbastanza grosse per vincere da solo la Coppa del Mondo, e cosa doveva fare di più, Kylian Mbappé, capocannoniere di Qatar 2022 con otto reti in sette partite? Cosa doveva fare di più che segnare tre gol in finale più uno ai rigori? La Francia è stato lui. Talento onnipotente, e potente foto di cosa è la solitudine nel romanzo immortale del calcio. Una notte che ne ingigantisce la figura, e insieme fa male come nient’altro. Praticamente da solo, Mbappé, ha riaperto i giochi nella notte di Lusail: se passerà alla storia come una delle più emozionanti nella storia del pallone è grazie a lui.

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