Il tecnico parla della partita con l’Atalanta: “Non posso dire con che schema giocheremo né chi farò scendere in campo. In questo non sono cambiato”
24 novembre 2023 (modifica alle 19:17) – napoli
Carico, motivato ma anche razionale. Il Mazzarri 2.0 è pronto per affrontare l’Atalanta, primo ostacolo di questa sua nuova avventura napoletana. Il ritorno a casa è stato dolce e adrenalinico, adesso al tecnico toscano tocca però la parte più difficile: andare in campo e far vedere di aver inciso in pochi giorni sulla mente dei calciatori azzurri impegnati domani al Gewiss Stadium contro i bergamaschi. “La scalata del Napoli è iniziata con me, quando sono andato via era perché convinto del fatto che non potessimo fare di più. Ora sono felice di confrontarmi con una realtà consolidata del grande calcio perché questo club, grazie a De Laurentiis, è ormai una presenza fissa nell’elite del nostro campionato e non solo. Lo scudetto ha regalato alla piazza emozioni da brividi, ed anche a me sono venuti vedendo spezzoni del film che il presidente sta realizzando sulla scorsa annata. Adesso, però, è il momento di guardare avanti. Inutile fare proclami adesso e pensare al tricolore, guardiamo di partita in partita a cominciare da domani”.
entusiasmo e modulo
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L’obiettivo è chiaro, riportare serenità: “Servono entusiasmo e determinazione – continua Mazzarri -, il calendario lo conoscete ma io sono concentrato sulla mia squadra, la conoscerò meglio solo attraverso le partite e quindi già Bergamo per me sarà una sorta di raccolta dati. Non mi spaventa partire in corsa, l’ho già fatto in passato e proprio a Napoli il mio subentro funzionò alla grande”. Uno sguardo indietro e uno avanti, passando dal Napoli di Spalletti: “Cercherò di far giocare la squadra come sapeva fare, a prescindere dal modulo – spiega Walterone – perché lo scorso anno questi ragazzi hanno incantato in Italia ed in Europa, poi quando comprenderò meglio alcune cose penserò ad eventuali accorgimenti”. Mazzarri ha parlato con tutti e non ha ascoltato critiche: “Mi danno del bollito? Se è buono il bollito lo mangio anche con piacere”, ha scherzato. Adesso, ovviamente è il tempo dei paragoni e delle scelte: “Questo Napoli è la squadra più forte che ho mai allenato ma era fisiologico avesse un calo rispetto alla passata annata perché lo scudetto non è mai facile da gestire psicologicamente. Sono emozionato di questa possibilità, cercherò di sfruttarla al meglio facendo appunto affidamento sulle grandi qualità dei singoli”.
paragoni
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Mazzarri ha strizzato l’occhio a Raspadori e Simeone senza svelare chi partirà titolare e ha colto l’occasione per elogiare la voglia matta di Osimhen di tornare in campo: “Con Victor ci ho parlato e mi sembra un ragazzo splendido, avremo modo di conoscerci ma è evidente che si tratta di un generoso come lo era Cavani. Edi aveva un gran rapporto con me e quando è così il calciatore è sempre disposto ad una corsa in più per l’allenatore. Questo è molto importante”. L’Atalanta e Gasperini sono avversari che il trainer livornese conosce bene: “Affrontarli è difficile per tutti, ti vengono a prendere a uomo e Gasp è un grande allenatore. La nostra condizione? Non ho dati sufficienti perché stiamo lavorando da poco e non mi permetterei mai di criticare il mio predecessore”. Un occhio al passato e testa alla prossima: il Mazzarri 2.0 è ufficialmente partito.
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