Maxi Lopez, è l’ora delle decisioni. Nel Torino non gioca

Maxi Lopez, è l’ora delle decisioni. Nel Torino non gioca
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Per il centravanti argentino, appena 243’ da inizio stagione: Mihajlovic aspetta che completi la dietatwitta

TORINO – Il Torino che pensa a migliorare la difesa potrebbe anche mettere mano all’attacco nonostante il reparto offensivo sia il fiore all’occhiello di Mister Miha visto che solo la Roma ha saputo segnare di più. Le performance di Belotti, Ljajic e Iago Falque hanno significato sinora la bellezza di 18 gol mentre in campionato le riserve sono ancora quasi a quota zero: nessun gol per Maxi Lopez e Boyè, appena uno per Martinez. In realtà soltanto Boyè ha avuto più minuti per potersi mettere in mostra ma l’argentino in questo avvio di stagione ha convinto più per la sua capacità di lottare che per il fiuto sottoporta. E se per Martinez resta sempre sospeso un punto di domanda sul suo reale peso specifico, anche se la recente tripletta firmata nel Venezuela contro la Bolivia può aprire nuovi orizzonti, magari da confermare nella partita di domani sera in casa dell’Ecuador, per Maxi Lopez l’interrogativo è un altro. Quando tornerà quello che ha fatto sognare nella stagione di Europa League: bravissimo nel breve grazie a piedi fatati e altrettanto temibile nell’area di rigore grazie al Gps particolare che solo i bomber di razza posseggono e che permette loro di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto? Il problema è che affinchè questa situazione si concretizzi occorre essere supportati da una condizione fisica accettabile.

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Purtroppo per Maxi Lopez, per il Torino e per Mihajlovic, solo nelle ultime settimane l’argentino si è avvicinato a questo traguardo, ricandidandosi per poter entrare a partita in corso. Già, la dieta ha permesso di intaccare i 7/8 chilogrammi di troppo ma il peso forma è ancora un obiettivo da raggiungere. Ed è per questa ragione che con il mercato invernale sempre più alle porte il nome di Maxi Lopez cominci a rimbalzare quando i dirigenti granata parlano di eventuali scambi. Forse poter essere inserito in una squadra con ambizioni minori rispetto a quelle granata ma con la necessità assoluta di concedergli più spazio per alzare il livello tecnico dell’attacco potrebbe risultare un’ìdea non così sbagliata. Magari un prestito di sei mesi per poi rientrare sotto la Mole visto che l’argentino non guadagna pochissimo e ha un legame con il Torino sino al 2018. Probabile un colloquio chiarificatore nel giro di qualche settimana in maniera da individuare un percorso che possa risultare virtuoso sia per l’attaccante che per il club. Ovvio che qualora si decidesse di separarsi il Toro dovrebbe rimpiazzarlo con un altro attaccante abile soprattutto nel ruolo di prima punta, quindi l’alternativa a Belotti.

Nell’ultima partitella in famiglia fatta svolgere da Mihajlovic con il pubblico a bordo campo, Maxi Lopez si è fatto notare come uno dei più determinati oltre che rispettati dai compagni. Del resto solo lui può pensare e immaginare certe giocate sottoporta. Ma come si diceva prima occorre possedere una forma fisica adeguata e in questo senso manca ancora qualcosa all’attaccante granata che da quando è arrivato ha saputo instaurare subito un rapporto speciale con la tifoseria. Che essendo fatta da intenditori sa riconoscere di primo acchito chi ha classe e chi invece vende fumo. Del resto Maxi Lopez in ogni posto in cui è stato ha lasciato ottimi ricordi. Non a caso dall’Argentina sono tornati all’attacco con il Torino. Stavolta a corteggiare Maxi i dirigenti del Racing Avellaneda. Ma Maxi al momento non vuole sentirne, deciso invece a vincere la sua nuova sfida con la bilancia per il Toro.

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