Mauro e Fabio da Arma di Taggia: al Magic Mister una vittoria in società

Per battere la redazione di Gazzetta hanno collaborato due amici. Uno dei quali ha una lunga esperienza nel da calciatore, nelle serie inferiori, iniziata andando in bicicletta al campo

Per vincere il quarto torneo “Magic Mister”, battendo, oltre a tutti gli altri Magic allenatori, la redazione della Gazzetta dello Sport, ci si sono messi in due, due amici in società, Mauro e Fabio, entrambi di Arma di Taggia, provincia di Imperia. “Mi chiamo Mauro Lanteri, ho 57 anni, sono fotografo, e gestisco con passione uno studio dal 1990. Ma sono meno sportivo del mio amico Fabio, mi limito a seguire il calcio in tv, non sono così informato. E così io ho iscritto la squadra alla Magic, e faccio da presidente, l’allenatore è lui… , io al massimo faccio da corno portafortuna della società”. Fortuna che è arrivata, permettendogli di andare a premi.

Il mister

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“Sono Fabio Frontero – si presenta il mister – ho 46 anni, gestisco negozi di distributori automatici, ho tre figli di 14, 10 e 6 anni, e sono molto contento che abbiano scelto il basket, che è il mio sport preferito. Anche se ho giocato a calcio per 30 anni. Iniziando tardi: a 12 ho preso la bici e sono andato al campo sportivo perché sono competitivo e mi piaceva fare un campionato. L’ascesa fu rapida, la discesa altrettanto veloce. A 14 anni e mezzo ho esordito in Prima categoria, a 16 titolare in Promozione. Non esisteva ancora l’Eccellenza, ho partecipato a tutte le selezioni regionali di categoria, e provato per Milan, Inter, Torino, Samp, Genoa, Juve e Modena. Ho giocato per poco a Pavia e Carpi, purtroppo dai 16 ai 20 anni ho subito gravi infortuni alle ginocchia: mi hanno operato 3 volte in 4 anni. A Pavia ho fatto le giovanili, in prima squadra c’era Massara, il Direttore Sportivo del Milan, a Carpi avevo 19 anni, c’era De Biasi allenatore, ma sono rimasto solamente due mesi. A 21 anni sono tornato qui e mi sono fatto una decina d’anni di Eccellenza. E dopo la nascita di mio figlio ho giocato per un po’ a calcio a 5: per due anni ci siamo giocati la promozione in serie B. A Santo Stefano al mare, un paesino qui vicino, che ha sfidato potenze come Padova, Genova e Milano. Una gran soddisfazione, anche se resta un po’ di rammarico per non aver potuto giocare in categorie più importanti: mi piaceva stare anche 7/8 ore sul campo a faticare. Ora seguo i miei figli: il grande gioca a Genova, ha fatto parte per due anni della rappresentativa regionale, gli altri due vanno al campo e tornano felici, non posso chiedere di più. E nel frattempo giocavo al fantacalcio: la lega di amici è durata una ventina d’anni, le serate dell’asta erano fantastiche, si mangiava, si rideva fino a notte fonda, si aprivano bottiglie. Poi si è sciolta, per vari motivi, e io e Mauro ci siamo dedicati al fantacalcio della Gazzetta”.

La vittoria

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Ed è arrivata la vittoria al Magic Mister. “Che questa squadra potesse fare bene lo avevamo capito dal turno precedente, quando abbiamo vinto 73 a 72,5 contro la redazione grazie al gol di Dimarco, quando le speranze erano ridotte al lumicino. E abbiamo visto grazie al bonus di Destro capitano. Lo ringrazio, penso che sia un grande attaccante e non so per quale motivo non sia sempre stato su questi ultimi livelli. Forse perché, come in qualunque gioco, in qualunque sport per vincere devi avere conoscenza, voglia, cultura del lavoro e quel pizzico di fortuna…”.

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