Matuidi: “Juve, storia chiusa Tratto il rinnovo con il Psg”

L’accordo con la Juventus è saltato nelle ultime ore di mercato estivo. E doveva essere lui il rinforzo chiave a centrocampo, orfano di Pogba, suo collega di nazionale con cui condivide il procuratore, Mino Raiola. L’idea però era di tentare di nuovo il trasferimento a gennaio. Ma il Psg non sembra disposto a cedere Blaise Matuidi, uno dei pilastri del reparto parigino completato con Motta, Verratti e pure Rabiot. Anzi, il presidente Nasser Al Khelaifi è passato al contrattacco: “Mi hanno offerto il rinnovo”, rivela lo stesso Matuidi all’Equipe, oggi.

il corteggiamento — Ma il flirt estivo con la Juve è stato intenso per il francese che spiega: “La Juve è un club ambizioso che vuole vincere la Champions, come il Psg. Quando giravano voci sul mio ruolo al Psg, mi dicevo che forse era giunto il momento di andarmene e i colloqui che ho avuto con la Juve hanno alimentato questa voglia. Ho chiamato Evra che mi ha parlato bene del club, e non solo lui, confermando quel che già pensavo della Juve. Ma ormai l’episodio è chiuso e mi sento al cento per cento del Psg, soddisfatto. La mia storia a Parigi non è finita”.

lo scontro — Merito del presidente che, dopo un primo periodo di tentennamento, ha deciso di blindare Matuidi, raccogliendo anche le indicazioni del nuovo allenatore Emery che ha saputo convincere il giocatore: “Quando la Juve si è fatta avanti – continua il centrocampista – ne ho parlato anche con Emery che non ha mai cambiato la sua posizione. Non mi ha mai detto che non contava su di me, ma che aveva voglia di imparare a conoscermi e che aveva bisogno di me. Se non mi avesse parlato così, sarei andato allo scontro con la società”.
la pace — Invece nelle ultime settimane è ripartito il dialogo per un rinnovo fino al 2020, anche se nel frattempo Matuidi ha un concorrente in più, anche in nazionale: il 21enne Rabiot, molto apprezzato dai media che lo vorrebbero vedere sempre in campo. Ma Matuidi non ha nessuna intenzione di dare la precedenza: “So quanto valgo e alla fine chi decide è l’allenatore. Rabiot è un grande giocatore, ma perché non potrebbe invece prendere il posto di qualcun altro?”. Motta e Verratti sono avvertiti.

 Alessandro Grandesso 

Precedente Giudice Sportivo: due giornate e sanzione a Dessena Successivo Belotti, il Gallo alza la cresta "Italia, fidati di noi giovani!"