Matteo Ricci ringrazia Luis Enrique: “Se fosse rimasto alla Roma…”

La prima chiamata in azzurro è un sogno e un onore. L’emozione di Matteo Ricci, centrocampista rivelazione dello Spezia, è alle stelle. “Quando il nostro ds mi ha informato venerdì scorso della convocazione stentato a crederci. Sono il primo giocatore dello Spezia ad approdare in Nazionale nel dopoguerra: per me è un onore rappresentare questa società e questa città”. Il 26enne, fratello gemello di Federico del Monza, è cresciuto calcisticamente nella Roma. Club che ovviamente non ha mai dimenticato: “Tifo per i giallorossi da quando sono bambino, l’ho sempre detto, ma ora sono concentrato sul presente: questo sogno azzurro e la salvezza dello Spezia”.

Ricci: "Sono tifoso della Roma"

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Ricci: “Sono tifoso della Roma”

Ricci: “A Luis Enrique devo tanto”

In conferenza ha voluto ringraziare due tecnici. Uno è quello attuale, Italiano, mentre l’altro è Luis Enrique: “Mi portò due volte in panchina, quando le panchine erano da 7. Mi trovava in palestra che facevo pesi, perché mi sono sempre sentito piccolo…Mi diceva: ‘Matteo, non devi rafforzarti le spalle, ma la testa. I muscoli non sono così importanti’. Era all’avanguardia, era in anticipo sui tempi. Mi ha aiutato tanto. Se fosse rimasto magari avrei avuto una grande chance in giallorosso. Comunque non rinnego di essere partito dalle categorie inferiori”.

Ricci: "Un'emozione incredibile"

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Ricci: “Un’emozione incredibile”

L’incontro con i romanisti

Conoscevo già Florenzi che mi ha detto subito di rivolgermi a lui per qualsiasi cosa. Ho parlato anche con Pellegrini e De Rossi. Ma tutti mi hanno messo a mio agio, anche se mi hanno tirato una trappola. Mi hanno detto che nei giorni successivi avrei dovuto cantare una canzone, come ogni matricola, invece me l’hanno fatta cantare la prima sera, senza prepararmi… Io, Toloi e De Rossi. Abbiamo cantato: “Non succederà più”. Una bella emozione… Una delle tante di questi giorni“.

Ricci: "Ringrazio mister Italiano per la fiducia che mi ha dato"

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Ricci: “Ringrazio mister Italiano per la fiducia che mi ha dato”

Toloi: “Qui i migliori difensori”

Sono molto felice di essere qui, è un grande onore. Qui ci sono alcuni dei migliori difensori del mondo e da loro si può imparare molto. Non sono più un ragazzino, ma voglio fare bene in questo raduno e poi con l’Atalanta – ha invece dichiarato Toloi, anche lui all’esordio in azzurro – Avevo la nazionalità italiana già prima di arrivare all’Atalanta. Due mesi fa è arrivato l’ok della Fifa per giocare in azzurro. Sono molto felice di essere qui. Il fatto di giocare in una squadra che sta facendo bene come è l’Atalanta, mi ha aiutato molto“.

Toloi: "Sono molto felice di essere qui"

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Toloi: “Sono molto felice di essere qui”

Toloi: “Mai contattato dal Brasile”

Nessuno mi ha mai contattato dal Brasile. Quando mi ha chiamato l’Italia ho detto subito sì. Di questa scelta sono felici anche tutti i miei familiari. Il mio modo di giocare è merito di Gasperini, con cui ho imparato ad uscire e pressare alto, destro o centrale, non solo per pressare l’avversario, ma anche per giocare e creare situazioni. Qui naturalmente è diverso ma è un valore aggiunto, poi cercherò di imparare quello che serve per inserirmi nella squadra”.

Toloi: "L'Atalanta mi ha aiutato ad arrivare qui"

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Toloi: “L’Atalanta mi ha aiutato ad arrivare qui”

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