Maschere, torte e senzatetto: viaggio nella Napoli di Osimhen

Il nuovo idolo degli azzurri è il nigeriano. Dai gadget ai dolci che lo raffigurano, dal ristorante dove cena in incognito alla villa sul golfo: a spasso nei luoghi dell’attaccante di Spalletti

Dal nostro inviato Fabrizio Salvio

18 marzo – napoli

Napoli è una città in maschera, e non è quella di Pulcinella. Quella della tradizione e della iconografia ammuffita e banale persino, che fa tutt’uno con le case sgarrupate e i panni stesi ad asciugare, con la gente “che si arrangia” e le contraddizioni eterne di una terra bonaria e amara allo stesso tempo. No, la maschera che oggi impazza nei vicoli dei quartieri come nelle strade del centro è la maschera dell’eroe moderno, dell’Uomo chiamato Gazzella, come, mutuando con felice intuizione il titolo di un vecchio film western, un tifoso identifica Victor Osimhen.

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