Mascara non è soddisfatto: “Osimhen è forte ma non è pronto per la A…”

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Il Napoli continua a prepararsi in vista del match di Europa League contro l’AZ. Gli azzurri, reduci dalle vittorie con il Rijeka e la Roma, avranno superato il momento di appannamento? Giuseppe Mascara, ex attaccante del Catania e dei partenopei, ha detto la sua ai microfoni di Radio Crc.

Mascara: “Mertens trequartista? Mai banale”

NAPLES, ITALY – NOVEMBER 29: Dries Mertens of Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio San Paolo on November 29, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Giuseppe Mascara, ex attaccante di Napoli, Palermo e Catania, ai microfoni di Radio Crc, ha parlato delle principali vicende di casa azzurra:

“Il talento di Insigne sta diventando più maturo, comincia a comprendere le due fasi di gioco e sa interpretarle, anche rischiando a volte. Oggi sono in pochi ad affrontare l’avversario come Insigne, non curandosi dei rischi. Lorenzo è un figlio di Napoli. Gli azzurri stanno facendo un po’ di fatica a livello europeo, ma hanno le caratteristiche per venirne fuori. Veniamo da un periodo particolare a causa del Covid, quindi c’è bisogno di avere un organico sempre disposto e non è facile trattenere le forze, perché in campo si da sempre il tutto per tutto”.

“Cosa manca alla squadra? Il Napoli ha bisogno di un attaccante, di gente pronta; nei periodi delle mezze punte deve avere qualcuno che garantisca il gol ad ogni partita. Osimhen non è ancora pronto, nonostante sia un buon giocatore. La squadra, negli ultimi dici anni, ha avuto Cavani, Higuain, lo stesso Mertens, e cioè tutti calciatori in grado di fare più di 20 goal nel campionato. Il Campionato italiano è quello più tosto di tutti, con difensori che vendono cara la pelle. Mertens trequartista? Sono innamorato del giocatore, non lo vedo mai banale. Ha il mio massimo rispetto, sono dell’opinione che ha sposato realmente il progetto Napoli. Politano deve essere l’arma in più del Napoli. Può fare ancora tanto e, soprattutto, deve fare tanto perché ha tutte le possibilità. Non dimentichiamo che gioca nella piazza più bella e più importante d’Europa. Il mio ricordo di Maradona? Conosceva tutti i giocatori che avevano posseduto, almeno una volta, la maglia del Napoli, me compreso”.

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