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IL BILANCIO — “Sono contento -aggiunge Marotta – soprattutto di aver fatto crescere tanti giovani dirigenti, che credo e spero possano essere il futuro della Juventus. Credo anche di aver accompagnato il presidente Agnelli nella crescita, oggi lui è un protagonista dello sport nazionale ed internazionale”. Tra i ricordi più belli di questi anni in bianconero, Marotta cita il primo scudetto con Conte in panchina, “perché eravamo tutti giovani, neofiti. È stata una emozione fortissima perché imprevista. Col lavoro e la dedizione siamo riusciti a colmare il gap con le avversarie”.
IL FUTURO — “Smentisco la mia candidatura alla Figc”, ribadisce il dirigente, che invece non esclude affatto un futuro in un altro club. “È la prima volta che mi fermo durante il campionato, forse ho bisogno di ricaricarmi, però mi piacerebbe essere ai nastri di partenza della stagione 2019/2020 magari al timone di un’altra squadra”.