Marotta: “Finora è una stagione da 7. Zhang? È una volpe”. E poi su Haaland…

L’a.d. dell’Inter ospite della Football Week: “Il derby di Champions? Partiamo con un leggero vantaggio, ma la storia spiega che bisogna sempre restare con i piedi per terra e concentrati”

La Football Week come ponte sui due derby. E allora chi meglio di Beppe Marotta può raccontarci come si vive una settimana così? L’a.d. dell’Inter dal palco dell’Anteo parla di tutto: dal sogno Champions alla realtà dei fatti, dai traguardi raggiunti in questi anni in nerazzurro a quelli ancora da centrare, stando sempre attenti alla “sostenibilità” del progetto. “È una stagione da 7 finora, siamo in finale di Coppa Italia e ci stiamo giocando un posto nella finale di Champions, peccato per il campionato altrimenti sarebbe stato un anno da 9 o 10…”.

Che cosa succederà

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Il futuro di Inzaghi sembra saldo: “Ha superato il momento più delicato, dove forse ha subito anche delle critiche esagerate. Noi dirigenti abbiamo il dovere di mettere pressione sempre… Le somme si tirano alla fine ma posso dire che il risultato è assolutamente positivo” Sul derby: “Partiamo con un leggero vantaggio dopo il primo tempo della sfida, ma la storia – anche quella personale – spiega perché bisogna sempre restare con i piedi per terra e concentrati. Con la Juve, dopo aver perso in casa 3-0 col Real Madrid, andammo a ribaltare tutto al Bernabeu, poi un rigore molto contestato nel finale ci costò la qualificazione. E in Coppa Italia, contro l’Inter, successe lo stesso, ma lì vincemmo ai rigori. Martedì ci giochiamo tanto, ma dobbiamo pensare anche a stasera e al Sassuolo”.

La programmazione

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I parametri zero stanno facendo la differenza: “E qui va dato merito alla squadra nella squadra che abbiamo creato con Ausilio, Baccin, Zanetti. Per noi questo era un modello per arrivare presto ai risultati e sono arrivati uno scudetto, due Supercoppe, una Coppa Italia e una finale di Europa League… “ Poi sul rapporto con Zhang: “Come lo definirei? È fox, una volpe… Steven sa leggere i fatti in maniera molto rapida e prendere decisioni giuste. Apprende tutto velocemente, ascolta molto e parla poco”. Di mercato non si parla, ma qualcosa sui rinnovi la dice: “Sul caso Skriniar parlerò a fine stagione, si poteva gestire meglio, quello è sicuro. Ma Bastoni non sarà la stessa cosa: siamo molto fiduciosi anche perché il ragazzo è serio e il suo agente pure…”. Poi si gioca: “Chi comprerei con un assegno in bianco? Beh, gli attaccanti sono quelli che alla fine risultano decisivi. E allora punterei su Haaland che avrei potuto prendere in passato alla Juve: non dico sia il più forte di tutti, ma uno giovane e pesante che sa fare la differenza”.

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