Marotta: “Fiducia a Inzaghi, sta gestendo la rosa al meglio”

L’ad dei nerazzurri all’indomani della sconfitta con il Bayern: “Italia in seconda fila rispetto a Premier, Bundesliga e Liga. Le scelte del tecnico segnale di grande coraggio”

Il giorno dopo la sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco, Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Si sa che l’Italia calcistica è ormai in seconda fila nel ranking. Lo strapotere della Premier ma anche di Bundes e Liga è lì da vedere. Hanno libertà di spesa e possono avere grandissimi campioni. Non è alibi, ieri siamo stati battuti da una squadra più forte. Ma bisogna andare alla ricerca dei difetti”. Inevitabile una domanda sulla gestione da parte di Simone Inzaghi, che ha cambiato tanto alla prima partita europea: “Le scelte di ieri sono segnale di coraggio”, le parole dell’ad.

FIDUCIA A INZAGHI

—  

Marotta ha proseguito: “Il gruppo ha uno stress dal punto di vista degli impegni, che sono tanti. Inzaghi una ha rosa di qualità che deve utilizzare nel migliore dei modi in base ad allenamenti e impegni, cosa che sta facendo”. Il dirigente nerazzurro ha rinnovato la fiducia nell’allenatore: “Certamente. Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro, sta allenando bene la squadra. Siamo l’Inter, chiediamo accortezza da parte di tutti perché quando si indossa questa maglia ha un peso non indifferente. Dobbiamo onorarla nel migliore dei modi, mi dispiace per i sessantamila di ieri: abbiamo l’obbligo di ripagare la fiducia e dobbiamo crederci fino in fondo. La stagione è appena iniziata”.

SECONDA STELLA E LUKAKU

—  

In sintesi: “Bisogna migliorare come singoli e collettivo. L’Inter ha blasone importante, deve essere sempre competitiva al di là di chi va in campo. L’obiettivo? L’Inter, quando partecipa a una competizione, ha l’obbligo di giocare per il massimo. La seconda stella è un sogno realizzabile, dobbiamo crederci fino in fondo sapendo che gli avversari sono forti ma questo non ci deve destabilizzare. Vincerà la più forte, se saremo noi bene altrimenti dovremo continuare a lavorare”. Infine, qualche parola sull’assenza di Romelu Lukaku: “Il calcio è un gioco collettivo, si gioca in undici e non dobbiamo pensare solo a un singolo giocatore. Coloro i quali lo sostituiscono devono essere all’altezza di quello che rappresenta l’Inter e devono essere in grado di sostituirlo. So che abbiamo a che fare con una squadra di professionisti, in questo momento non ci sta girando bene ma dobbiamo dare forza e consapevolezza”.

Precedente Milan, ecco Thiaw: "Voglio convincere Pioli, Maldini un simbolo" Successivo Verso Inter-Torino, numeri e curiosità di una classica della Serie A