Marco Bollesan è morto: icona del rugby italiano, campione e capitano azzurro

È morto Marco Bollesan, icona del rugby italiano, due volte campione d’Italia e 47 presenze in Nazionale della quale è stato anche allenatore, team manager e addetto stampa.

Nato a Chioggia il 7 luglio 1941, Bollesan era cresciuto a Genova e proprio nel Cus Genova aveva iniziato la sua carriera. Poi lo scudetto vinto con Partenope e Brescia. Per chiudere con l’Amatori Milano.

In Nazionale era entrato nel 1963 fino al 1974, per 47 caps e 6 anni da capitano. Da allenatore ha guidato gli azzurri alla prima Coppa del Mondo del 1987 e al momento dell’esordio nel Sei Nazioni, l’allora presidente Giancarlo Dondi lo richiamò in squadra nel ruolo di team manager. 

Bollesan, terza linea di valore assoluto, è stato uno dei più grandi rugbisti italiani e l’unico rugbista inserito dal Coni nella Walk of Fame. Se ne è andato a poche ore da un altro gigante del rugby italiano, Massimo Cutitta, morto per Covid a 54 anni.

Marco Bollesan, il cordoglio di Mauro Berruto (Pd)

“Oggi è un giorno molto triste per il Rugby e per lo sport in generale”, scrive in una nota Mauro Berruto, responsabile Sport della Segreteria Pd.

“In meno di 24 ore se ne sono andate due vere leggende: Massimo Cutitta e Marco Bollesan. Dal campo e dalla panchina sono stati interpreti e autori della trasformazione e della crescita del rugby italiano, del suo affacciarsi in maniera stabile sul palcoscenico internazionale”, aggiunge.

“Sudore, fango e tanta professionalità hanno contraddistinto le loro carriere – prosegue Berruto – esempi per uno sport che, nella sua trasparente durezza, ha sempre saputo fare del valore del gruppo e del rispetto dell’avversario il suo biglietto da visita. Valori di unità e di comunità di intenti che dai campi da gioco e dagli spogliatoi dovrebbero essere patrimonio comune dei giovani e dell’intera comunità. Grazie Massimo, grazie Marco, buon viaggio”.

Marco Bollesan, Regione Liguria: “Se ne va un mito”

Regione Liguria esprime in una nota profondo cordoglio per la scomparsa di Marco Bollesan e si stringe alla famiglia in lutto.  “Una notizia drammatica non solo per Genova e il rugby, ma per tutto lo sport azzurro”, commenta l’assessora allo Sport Simona Ferro che ricorda “i numeri straordinari di uno dei simboli dello sport italiano. Con lui se ne va un mito”. 

Marco Bollesan, il comune di Genova: “Una icona, incarnava lo spirito dei genovesi”

“A nome dell’amministrazione comunale esprimo il sentito cordoglio della città per la scomparsa di Marco Bollesan. Genova è vicina alla sua famiglia”, afferma il consigliere delegato ai grandi eventi sportivi del Comune di Genova Stefano Anzalone.

“Una vera e propria icona non solo della palla ovale, ma dello sport in generale – continua Anzalone – Bollesan incarna lo spirito combattivo e leale dei genovesi, pronti a dare battaglia ma rispettando sempre le regole. Come è proprio di uno sport, il rugby, che a Genova e in Liguria vanta una storica tradizione”.

“La città sarà nel 2024 Capitale europea dello Sport – conclude – avremmo voluto averlo al nostro fianco per questo importante appuntamento. Bollesan e i suoi valori ci mancheranno”.

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