Marciniak perfetto come fosse una finale

Dopo l’euroderby, ecco la penultima sfida, prima di Istanbul. A dirigere City-Real, all’Etihad Stadium, c’era Szymon Marciniak. Ormai abbiamo imparato a conoscere bene il fischietto polacco, visto che è da considerarsi come uno dei migliori se non il migliore al mondo. Solido, preparato, conoscitore di calcio (è stato un calciatore fino a tarda età), carismatico e sicuro di sé. Una sicurezza che per Marciniak è stata sempre un’arma a doppio taglio: nella finale dei Mondiali fischiò senza esitazione simulazione a Thuram, quando in diretta era sembrato rigore a tutto il mondo… e aveva ragione lui. La stessa sicurezza che lo ha però tratto in inganno sul contatto Leão-Lozano in Napoli-Milan… Episodio, quest’ultimo, che forse gli è costata la finale di Champions. E forse, anche per evitare inutili polemiche, è stato meglio così; come avrebbero reagito i tifosi interisti nel vedere un arbitro che ha “aiutato” il Milan dirigere la loro finalissima ad Istanbul?

Marciniak perfetto in City-Real

Ma veniamo a ieri sera. Match gestito in maniera impeccabile da Marciniak, con il fischietto polacco in grado di tenere la soglia del fallo altissima. Equilibrio rispettato in ogni aspetto: come quando, ad esempio, fischia un fallo ad Haaland, assorbe senza problemi la reazione e poco dopo gli fischia un fallo a favore a centrocampo.

Come Marciniak ha gestito la partita

Grande, enorme intelligenza arbitrale. Non inizia subito ad ammonire, ma lo fa solo quando la partita entra nel vivo, nella ripresa. Benissimo anche dal punto di vista dell’empatia: subito dopo ogni fallo Marciniak ha cercato di riprendere i giocatori in campo, parlandoci e gestendo ogni dettaglio con un calma incredibile. Riesce a controllare persino il nervosismo di Carvajal (già ammonito) dopo una brutta reazione contro Grealish. Marciniak gestisce, riporta alla calma, senza mettere di nuovo mano al cartellino. Perfetto, quasi come fosse una finale. Chapeau.