Marchisio sulla morte di Visin: “Facciamo tutti schifo. Di centro, destra, di sinistra”

L’ex azzurro non le manda a dire: “Il Paese ha fallito, siamo solo bravi sull’integrazione quando conviene a noi”

Il suicidio di Seid Visin a soli 20 anni non è certo passato inosservato. Perché le parole del ragazzo nella lettera pubblicata dal corriere.it hanno lasciato il segno: “Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”.

“Battute da imbecilli”

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Frasi fortissime, tristi, di denuncia di un razzismo becero, che hanno scatenato la reazione del mondo sportivo ma non solo. Ma Claudio Marchisio è quello che è andato ben oltre le classiche parole di circostanza. “Facciamo un po’ schifo. Tutti. Di centro, di destra, di sinistra”, attacca l’ex calciatore azzurro, oggi commentatore Rai, che in un infuocato post su Instagram interviene sulla tragica fine di Visin. “Siamo il Paese dell’integrazione – attacca Marchisio – quando sei un giovane talento o quando segni il gol decisivo in una partita importante, ma che si rifiuta di essere servito al ristorante da un ragazzo di colore. Siamo il Paese dell’integrazione quando l’atleta vince la medaglia alle Olimpiadi. Siamo il Paese dell’integrazione che cerca improbabili origini italiane quando l’attrice che ci fa emozionare vince il Premio Oscar, ma che quando in classe con i propri figli ci sono dei ragazzi di colore storce il naso. Io non posso neanche immaginare cosa abbia provato Seid Visin, ma sono certo che un Paese che spinge un giovane ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito. Pensateci quando fate le vostre battute da imbecilli, quando fate discorsi stupidi e cinici sui gommoni e sul colore della pelle, soprattutto sui social network”.

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