Marcelino, una notte in pole Ma chiedeva carta bianca…

Alla fine l’audizione migliore sembra essere stata quella di Stefano Pioli. È questo il riassunto del weekend di consultazioni avvenute a Milano per l’assegnazione della panchina dell’Inter. L’ex allenatore della Lazio, dalla tarda mattinata di ieri, ha messo la freccia su Marcelino Garcia Torral e Gianfranco Zola. Prima della partita contro il Crotone, il club ha deciso di pubblicare un comunicato che annunciava la scelta del nuovo allenatore e del nuovo a.d. entro domani. Mentre un’ora dopo, il d.s. Piero Ausilio ha spiegato. “Abbiamo visto tre persone, tutti insieme. Fa un po’ ridere perché spesso c’è del cinema intorno all’Inter”. Consultazioni alle quali hanno preso parte anche i dirigenti di Suning arrivati appositamente a Milano, il dirigente Giovanni Gardini e il vicepresidente Javier Zanetti.

giornata infinita — La cronaca della giornata di ieri parte dalla notte tra sabato e domenica. Quella in cui, fino alle 3, Marcelino sembrava l’allenatore dell’Inter. Ma la triangolazione Milano-Nanchino-Giacarta ha provocato un’altra svolta. Ieri, in tarda mattinata, Ausilio e Gardini hanno raggiunto l’hotel di Suning. Sul tavolo la posizione di Marcelino che aveva chiesto un contratto molto robusto (3,5 milioni l’anno fino al 2019) e carta bianca sul mercato. Al di là delle differenti vedute all’interno della società, anche questi due aspetti devono aver pesato. Il proprietario di Suning, Zhang Jindong, si è quindi aggiornato con il figlio Steven e gli uomini di fiducia Ren Jun e Yang Yang puntando comunque sull’ex tecnico del Villarreal.

cambio — Ma le condizioni di Marcelino e l’appoggio dell’area tecnica per una scelta differente hanno iniziato a pesare nella testa cinese. È stato a quel punto che i nomi di Stefano Pioli e Gianfranco Zola hanno ripreso quota come avevamo anticipato. L’ex allenatore della Lazio era stato “tranquillizzato” poche ore prima, sentendosi dire al telefono che il suo profilo restava di gradimento. Mentre l’ex numero 10, da Londra, preferiva non alzare il telefono attendendo un segnale da Milano. Segnale che però è stato un “grazie, ma abbiamo scelto un altro” intorno alle 20, mentre Pioli è stato contattato per avvisarlo di raggiungere Milano. La spinta di Ausilio, Gardini e di Javier Zanetti (con la benedizione del presidente Erick Thohir) per la soluzione italiana ha così preso il sopravvento. Sia chiaro: Suning avrebbe scelto Marcelino, ma appoggerà comunque Pioli. Un grande attestato di stima nei confronti dell’area tecnica nerazzurra, ma a questo punto anche una pesante responsabilità.

 Brega-Graziano 

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