Maradona, il pallone nella bara per ricordarsi della sua vita “normale”: quella sul campo da calcio

Maradona, il pallone nella bara per ricordarsi della sua vita “normale”: quella sul campo da calcio.

Il pallone nella bara, l’ultimo desiderio di Maradona, come il voler andarsene con un qualcosa che nella vita l’ha fatto sempre sentire sicuro. Perché anche lo stesso Maradona lo sapeva e nelle ultime interviste l’ha sempre detto: in campo, col pallone tra i piedi, era il Maradona normale. Per lui giocare e segnare davanti a 100mila persone, era la normalità. 

Per questo lui quel pallone lo vuole portare sempre con sé, non come ricordo, ma come parte indissolubile della sua vita, la vita del “Maradona normale”. Lo chiamavano fenomeno, marziano, campione etc. ma lui si sentiva normalissimo in campo. Meno normale si sentiva invece quando non giocava.

Maradona, quel pallone come ancora al calcio

Fuori dal campo infatti, senza il pallone, cadeva come in una forma di depressione che gli faceva calare un velo di tristezza inamovibile, anche dietro ai suoi continui sorrisi. Ecco perché quel pallone gli serve anche oggi, per ricordarsi del suo lato normale e umano, quello da calciatore insomma.

E poi quel pallone gli servirà per palleggiare con Pelè, che dopo la morte del Pibe de Oro ha detto: “È triste perdere amici in questo modo. Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo”. Già li immaginiamo, palleggiare insieme. Sta girando una vignetta bellissima, con Maradona che una volta arrivato in paradiso riconsegna la mano a Dio. Scene surreali, scene mistiche, scena da Maradona, quello “normale” però.

Maradona, l’autopsia conferma l’insufficienza cardiaca

I medici legali intanto hanno realizzato l’autopsia sul corpo di Diego Maradona. Il decesso è stato attribuito a “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. Si è infine appreso che lo studio realizzato per determinare le cause della morte sarà completato con analisi tossicologiche che nel giro di una settimana preciseranno se Maradona, prima di morire, ha ingerito farmaci, droghe o alcol. (Fonte Ansa).

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