Maneskin, il tifoso Damiano re di Sanremo ringrazia la Roma…

Damiano aveva un sogno: «Diventare il Totti della musica». Anzi no: «Stavo a scherzà, Francesco è unico». Ci ripensò subito, non volendo oltraggiare il mito. Damiano, 22 anni, di cognome fa David e sembra proprio un’opera di Michelangelo (quanti complimenti sui social): capello lungo, sguardo tenebroso e carisma da star. È il frontman dei Maneskin, il gruppo che ha stravolto lo “stile Sanremo” fatto di canzoni d’amore e pop trionfando con il singolo di protesta, rock allo stato puro, “Zitti e buoni”. Dalla Capitale, dove suonavano come artisti di strada e nei club, ai sold out nei concerti, fi no ad arrivare al trionfo dell’Ariston al grido «Siamo fuori di testa, ma diversi da loro»: negli ultimi 4 anni Damiano, Victoria De Angelis (basso), Ethan Torchio (batteria) e il laziale Thomas Raggi (chitarra) hanno collezionato un successo dopo l’altro.

Damiano, chi è il frontman dei Maneskin

Passione per la Roma

Ieri la Roma li ha omaggiati, suonando la loro hit all’Olimpico prima del match contro il Genoa. Il cantante ha condiviso sul suo profilo Instagram il video della canzone suonata dentro lo stadio vuoto. In fondo, non ha mai smesso di seguire la passione più grande: prima di esibirsi a Sanremo, mercoledì sera, ha visto la partita contro la Fiorentina direttamente dal camerino. Ha sofferto e poi ha esultato per il gol di Diawara allo scadere, come testimoniano alcuni scatti che hanno fatto il giro del web. «La passione per la Roma me l’ha tramandata mio padre – ha dichiarato in una recente intervista – mi portava sempre allo stadio, anche in trasferta». Quando i Maneskin si classificarono secondi a XFactor, nel 2017, Damiano David ci scherzò su: «Siamo come la Roma che è la più forte e arriva sempre seconda». L’altro idolo di gioventù del cantante è LeBron James, la stella della Nba. Da piccolo cercava di imitarlo tra le fila dell’Eurobasket Roma, società capitolina che oggi milita in A2 di pallacanestro. Dall’Eurobasket all’Eurovision: che storia.

Precedente Glasgow Rangers campioni di Scozia dopo dieci anni Successivo Conte e Gasp, i ruvidi di successo che ne hanno viste di tutti i colori