Mancini: Riapriamo tutto, non solo il calcio

La presentazione ad Ancona nella Sala Raffaello. Il ct Mancini scende in campo e lo fa per la sua Regione, le Marche, come testimonial della nuova campagna promozionale 2021. C’è voglia di ripartire e di riaprire, non solo in quello splendido angolo di Italia tra mare, collina e montagna. Tutto il Paese è pronto. E lo slogan dei marchigiani (“Tenaci come pochi… finché non arriva un marchigiano e la risolve”, sottolinea Mancini) è “Pronti per una nuova stagione”. Destinazione Marche e non soltanto.

Per Roberto Mancini, padrone di casa – lui è nato a Jesi – è facile come fare un assist. La prima cosa bella che dice: “Riapre il calcio ed è importante, l’Europeo è a giugno, spero che prima, in questo mese e mezzo riprenda tutto lo sport, ma anche tutte le attività, teatri, cinema, ristoranti, palestre, piscine. Bisogna ridare la dignità del lavoro a chi in questi lunghi mesi ha sofferto e ha avuto problemi. C’è bisogno tanto di sport, devono tornare a farlo i ragazzi, i bambini. Riaprire agli stadi è giusto, sono manifestazioni all’aperto, le possibilità di contagio sono poche. Spero riaprano tutti gli stadi prima della fine del campionato, sarebbe importante con un po’ di pubblico”.

E ha un sogno: portare la Nazionale nelle Marche, avrebbe voluto farlo già ai tempi dell’Inter e chissà che prima o poi la sua squadra azzurra non arrivi in regione per una partita, una amichevole. “Bisogna adeguare lo stadio e prima o poi succederà”. 

Padrone di casa nella sua Regione, protagonista di un viaggio tra paesi e città, tra chiese, teatri, panorami mozzafiato. Tutto raccontato nella conferenza stampa di oggi a cui erano presenti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini per presentare il progetto e le iniziative a esso legate. Oltre 15 ore di girato, 650 chilometri percorsi a caccia di angoli da scoprire, da Gradara a Ascoli, per esempio. Aggiunge Mancini: “Spesso si va all’estero e non si pensa a ciò che si ha a due passi. Ricominciamo a fare turismo italiano, abbiamo tante bellezze da visitare”. Chiude la sua nazionale: “Sono arrivato in un momento di sconforto, abbiamo cambiato, inserito tanti ragazzi su un gruppo di 4-5 esperti. Ora siamo una famiglia, c’è feeling, felici tutti di giocare in maglia azzurra. In campo semper per vincere, l’Italia non ha alternative, che sia Mondiale o Europeo. Sarebbe bello riportarlo a casa, manca dal 1968”. Il ct così ha già fatto gol.

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