Mancini: “Mi manca allenare un club. Serie A? Divertente e competitiva”

Allenare un club? Un po’ mi manca la quotidianità. Quando si gioca tanto con la Nazionale, come in questi mesi, meno. Ma quando devono passare cinque mesi per scendere di nuovo in campo, è più difficile.”. Sono le parole di Roberto Mancini, ct della Nazionale Italiana, alla Bobo TV su Twitch, dove ha risposto alle domande di Christian Vieri, Nicola Ventola, Lele Adani e Antonio Cassano. Il tecnico degli azzurri ha parlato anche del prossimo impegno della sua squadra, ovvero la Spagna in Nations League: “Dopo l’Europeo sembra che la Nations non conti ma si sarebbe dovuta giocare mesi fa. Ci sono arrivate le migliori quattro d’Europa. La Spagna senza Moreno e Morata? Hanno qualche infortunato ma sono forti, giocano bene. A volte fa fatica a concludere per tutto il gioco che fa ma sono forti.”.

Mancini avvisa l’Italia: “Ogni gara è un esame”

“Europeo? Volevamo conquistare la gente”

Mancini è ovviamente ritornato sull’emozionante vittoria dell’Europeo in estate: “Era stimolante il fatto che sembrava non ci fossero giocatori all’altezza: ho sempre pensato che ci siano sempre stati bravi giocatori in Italia. Giocare un calcio diverso non vuol dire vincere, volevo riavvicinare i tifosi facendo qualcosa di diverso. I ragazzi sono stati bravi, siamo stati veloci. Volevamo conquistare la gente, i ragazzi poi hanno avuto un rapporto straordinario. Non ci sono state problematiche, siamo stati bravi: l’atmosfera tra i ragazzi era importante.”. Domande anche sulle recenti convocazioni per la Nations League: “I dubbi ci sono sempre: i giocatori bravi sono più di 23 e mi dispiace lasciarli a casa o non farli giocare. Poi gioca l’Under 21 che deve qualificarsi per le Olimpiadi: abbiamo dovuto lasciar loro dei giocatori che hanno due gare importanti. Ci saranno gare per convocare gli altri. Gli italiani poi sono il 33% circa del campionato ma per il momento difficile economico, dico che ci sono dei giovani a cui dare fiducia. Possono sbagliare all’inizio ma siamo stati giovani anche noi.”.

“Serie A competitiva, la Juve tornerà in corsa”

Sulla tattica usata all’Europeo: “Noi non abbiamo avuto molto tempo per lavorare. Quando i ragazzi vengono a Coverciano noi li facciamo recuperare, non è che li alleniamo. Ci siamo concentrati soprattutto sul fattore tecnico, sulle impostazioni e sulle conclusioni. La fortuna di avere 3/4 giocatori tecnici a metà campo, iniziare da dietro con Bonucci diventa importante. Andare a pressare alti senza avere paura di prendere gol è stato importante.”. Poi sulla Serie A attualmente: “È un campionato divertente e competitivo. Ci saranno 7/8 squadre che lotteranno per il vertice, tra le quali la Juve che secondo me si rialzerà. Penso possa essere divertente. Le squadre cercano di giocare bene, e questo è importante.”. Infine un retroscena sul suo passato: “In passato potevo diventare l’allenatore dell’Independiente in Argentina.”.

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