Mancini: “Insigne insostituibile, Chiesa può ancora crescere molto”

Il c.t.: “Bernardeschi ha bisogno di giocare di più, come Emerson Palmieri. Dimarco si proporrà dopo l’Europeo”

Da Chiesa a Bernardeschi, da Emerson Palmieri e Shaarawy a Zaccagni e Dimarco. Ecco l’analisi del tecnico.

Chiesa ha seguito il piano che auspicava da tempo: grande club e crescita.

“In un grande club devi dare sempre il massimo, non puoi concederti pause che ti perdonano altrove. Un pareggio non basta. Giochi match internazionali. Tutto questo ti fa crescere tanto. E’ successo anche a Bastoni, per esempio. Ma Chiesa ha ancora margini di miglioramento amplissimi”.

“Segnare molto e correggere atteggiamenti e reazioni. Da che calcio è calcio, i più bravi ha sempre preso pedate”.

Con Chiesa, Bernardeschi ha avuto ancora meno spazio.

“Con noi ha sempre fatto bene. Ma ha bisogno di giocare di più. Glielo auguro. Come lo auguro a Emerson Palmieri”.

Due sole partite nel Chelsea in questa Premier: un po’ poco. Ma il Napoli lo vuole.

“Vediamo. Trovasse posto In Italia, in un club ambizioso, sarebbe il massimo. Come per El Shaarawy”.

Poche presenze anche Sensi.

“Speravo avesse pagato il conto con la sfortuna nel 2020, invece… Gli auguro un 2021 più generoso. Per noi è prezioso, perché può fare più ruoli”.

Emerson fermo, Spinazzola è appena rientrato. Nel ruolo è cresciuto Dimarco.

“Lo conosco bene. L’ho fatto esordire io nell’Inter. Ha piede, forza, personalità. E’ giovane, dopo l’Europeo potrà proporsi. Come altri ragazzi di talento he stiamo seguendo: Lovato, Rovella, Pobega… Zaccagni è stato sfortunato. L’ho chiamato, ma si è fatto male”.

Anche Zaccagni potrebbe finire presto a Napoli.

“Ma il discorso è diverso da Emerson. Per un giovane, più che il grande club, è importante la certezza di giocare tanto”.

In genere, si fatica a ripetere in Nazionale ciò che riesce nel club. Insigne è il contrario: nel Napoli quest’anno raramente è stato dominante come nelle ultime prove con l’Italia.

“Per noi Lorenzo è unico. Per il ruolo di raccordo, per come lega la squadra è il giocatore meno sostituibile”.

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