Mancini: “Il nuovo ciclo dell’Italia? Era impossibile farlo prima”

WOLVERHAMPTON (Regno Unito) – Dopo l’eliminazione dai Mondiali e la debacle con l’Argentina, Roberto Mancini può tornare a sperare in un futuro migliore per la nazionale grazie alla sua nuova giovane Italia, reduce dalle confortanti gare di Nations League contro Germania e Ungheria. Domani, per gli azzurri, c’è da affrontare l’Inghilterra a Wolverhampton, in uno stadio a porte chiuse perché la nazionale inglese deve scontare una partita di squalifica in seguito agli incidenti prima della finale degli Europei dell’anno scorso. Sarà dura, come tutte le partite in cui si gioca con questi avversari – osserva Mancini in conferenza stampa – non ho ancora deciso chi giocherà, vedremo dopo l’allenamento di questa sera. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli, come ad esempio Cristante, che hanno giocato due partite di seguito. Se riuscissimo a non stravolgere la squadra sarebbe anche meglio, in alcuni ruoli non si può, perché fra tre giorni giochiamo. Per gli inglesi è una rivincita? Potrebbe anche essere, ma è una gara diversa da una finale. Poi si gioca qui, dove solitamente non gioca la Nazionale, e inoltre a porte chiuse. Sarà un’altra cosa. Scamacca è pronto? Sì, se dovesse essere lui il centravanti“. 

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Mancini e il nuovo ciclo: “Impossibile farlo prima”

Tra le riflessioni che vengono poste al commissario tecnico azzurro, c’è quella del perché non ha anticipato il ricambio generazionale della nazionale, magari già a settembre, per evitare il flop Mondiale: “Era impossibile da fare – le parole di Mancini – Abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo abbiamo iniziato a giocare. Quella era la squadra che aveva anche iniziato le qualificazioni mondiali e, a parte Chiellini e Bonucci, sono tutti ragazzi sotto i 30 anni. La partita Palermo con la Macedonia? Abbiamo tirato 40 volte… Purtroppo è così, è inutile tornarci sopra. Non c’era tempo e nemmeno una logica. Non è che avevamo in campo giocatori con più di 32-33 anni, erano tutti giocatori di 27-28 anni”.

Mancini: "Non potevo cambiare prima"

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Mancini: “Balotelli, se avesse fatto ciò di cui era capace…”

Mancini, incalzato, parla anche di un improbabile ritorno di Mario Balotelli in nazionale: “Pensavo la domanda fosse il ripescaggio – dice sorridendo – voglio bene a Mario davvero tanto e se in questi anni avesse fatto ciò che era capace di fare sarebbe anche tornato. Forse avrei potuto pensarci per la gara di novembre con la Svizzera, quando c’erano 10-12 infortunati. Però nel calcio tutto può accadere, ma noi dobbiamo puntare sui giovani, all’Europeo e al Mondiale del 2026 che proveremo a vincere”.

Mancini: "Ecco quando avrei dovuto chiamare Balotelli..."

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Mancini: “Ecco quando avrei dovuto chiamare Balotelli…”

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