Mancini fa il punto: “Verratti e Pellegrini migliorano. Più preoccupato per Sensi”

Il c.t. prima dell’amichevole che affronterà con le seconde linee: “Valutiamo anche le condizioni di Raspadori. Vogliamo fare un grande Europeo, ma soprattutto far divertire la gente. Burgnich? Un secondo padre”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

27 maggio – S. MARGHERITA DI PULA (CA)

Domani sera, a Cagliari, inizia il lungo avvicinamento della Nazionale all’Europeo. Partito con questo preritiro di vacanza-lavoro in Sardegna, “in cui ho visto i ragazzi tranquilli, anche abbastanza rilassati, al di là dei singoli coinvolgimenti sul mercato: queste cose sempre accadute, il periodo è questo, ma sono abbastanza grandi da capire che se certe situazioni si risolvono prima è meglio. Da lunedì dovremo concentrarci solo su quanto dovremo fare a giugno e luglio”.

Seconde linee

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L’approccio proseguirà, alla Sardegna Arena, con l’amichevole contro San Marino (ore 20,45), “utile – ha detto Roberto Mancini – soprattutto a valutare le condizioni fisiche di alcuni giocatori”. Il c.t. ha annunciato la formazione, con il 4-3-3: Cragno; Toloi, Mancini, Ferrari, Biraghi; Pessina, Cristante, Castrovilli; Bernardeschi, Kean e Grifo. Come si vede, esclude quasi tutti i probabili titolari e ovviamente i giocatori a rischio. Ovvero Verratti (“Che però migliora più velocemente del previsto”), Lorenzo Pellegrini (“Anche lui è migliorato molto”), Sensi e Raspadori, “che valuteremo tra oggi e domani mattina. Giacomo non sta benissimo, vedremo se raggiungerà l’Under 21 o resterà qui”. Il c.t. ha tempo fino all’1 giugno per dare la lista definitiva, “ma già il 30 vorrei scegliere i 26, aggiungendo uno o due elementi, se dovessi avere ancora dei dubbi sugli infortunati”.

Sensi e Verratti

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Il c.t. vorrebbe portare sia Sensi che Verratti, ma sembra preoccupato soprattutto per il nerazzurro (“che ha avuto diverse ricadute”): sarebbe lui il sostituto naturale di Jorginho, “ma intanto domani in quel ruolo gioca Cristante”. In ogni caso, a proposito di gerarchie, “anche se ci sono giocatori che ultimamente non hanno fatto benissimo, non dimentico che non noi hanno sempre reso al massimo e ci hanno portato agli Europei: questo conterà. Qualsiasi scelta diversa dipenderà solo dalle condizioni fisiche: porteremo i 26 che stanno meglio”. L’obiettivo, si sa, è fare un grande Europeo, ma anzitutto “essere una squadra divertente, che faccia passare un mese piacevole ai nostri tifosi. La Nazionale è sempre stata un collante che porta entusiasmo tra la gente, soprattutto in momenti difficili: speriamo di poterlo fare anche noi”. L’ultimo pensiero è per la scomparsa di Tarcisio Burgnich, che Mancini chiama con affetto Tarcio: “L’allenatore che ti ha fatto giocare in Serie A, e a 16 anni, rimane nel tuo cuore per sempre. È stato quasi un secondo padre e una persona straordinariamente per bene”.

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