Mancini: “Europei come i Mondiali 2006: quest’Italia resterà nei libri di storia”

Il tecnico a una radio tedesca: “Siamo tutti felici perché abbiamo creato qualcosa di straordinario. Dopo la mancata qualificazione alla Coppa del Mondo 2018 ho capito che tutti volevano riparare e che erano pronti a sacrificarsi per il Paese”

A una settimana dal trionfo di Wembley, il c.t. azzurro Roberto Mancini è tornato a parlare, ai microfoni della radio tedesca Sport1.de: “Mi sento molto, molto bene da campione d’Europa. È davvero una bella sensazione e sono assolutamente felice, particolarmente per tutti gli italiani in patria e nel mondo – ha detto il tecnico -. Siamo tutti felici perché abbiamo creato qualcosa di straordinario. Questa Italia resterà nei libri di storia. Tanto di cappello ai miei giocatori. La finale del 1992 persa con la Sampdoria a Wembley la ricordo molto bene, adesso però le ferite sono in via di guarigione.

Abbiamo festeggiato ma è successo tutto molto velocemente. Mi è passato davanti come un film. Non avevamo preparato nulla. Ma siamo stati accolti da tante persone per le strade di Roma: è stato bellissimo. È stato un momento straordinario, che dura ancora. E tutto ciò appartiene interamente ai miei ragazzi: avevano ragione a volerlo vivere. Ora tutti sono in meritata vacanza da campioni d’Europa”.

festaiolo

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“Io non sono un festaiolo, non lo sono mai stato. Ma è stato davvero bello festeggiare. Soprattutto per il popolo italiano. Penso che la gente continuerà a festeggiare per tutta l’estate. E questo è bello – ha precisato poi il c.t. dell’Italia -. Il titolo vinto ai Mondiali del 2006 può essere sicuramente paragonato a quello degli Europei di quest’anno, perché devi fare sempre grandi cose per vincere certi titoli e i ragazzi di questa Italia le hanno fatte”.

Segreto

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“ Il segreto della squadra? Abbiamo iniziato tre anni fa e abbiamo continuato con ragazzi molto bravi fino a oggi. Si è sviluppato un grande spirito di squadra e questi ragazzi lo hanno dimostrato agli Europei. Hanno dato tutto e tutto è andato molto bene. Ecco perché alla fine ce l’abbiamo fatta – ha continuato Mancini – Dopo che non siamo riusciti a qualificarci per la Coppa del Mondo del 2018, l’Italia era in svantaggio sulle altre nazionali. Ma subito ho capito che tutti volevano riparare e che erano pronti a sacrificarsi per il Paese. Abbiamo ottenuto un buon mix di giocatori giovani e meno giovani e si è sviluppata una grande unità. Abbiamo dato una possibilità anche a giocatori che tre anni fa non erano molto conosciuti all’estero ed è andata bene”.

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