Mancano 4 rinnovi. C’è un nuovo caso: nessuna offerta per Bernardeschi ?

Incontro fissato solo per De Sciglio, Cuadrado ha un’opzione. A fine stagione il verdetto su Perin

Valerio Clari

25 marzo – Milano

La trattativa per il rinnovo di Dybala forse non ha tracciato una linea, perché ogni situazione è differente, ma di sicuro ha indicato il modus operandi della società, pronta a prendere anche decisioni complesse in nome del “rinnovamento sostenibile”. E ha mostrato che il clima, anche per giocatori che considerano la Continassa casa, può diventare in fretta gelido. Il dossier relativo alla Joya era uno dei cinque sulla scrivania dell’a.d. Arrivabene: smarcato quello, il più pesante e il più discusso, ne restano quattro.

Cuadrado, Bernardeschi, De Sciglio e Perin sono i quattro giocatori il cui legame con la Juventus terminerà a giugno. L’intenzione del club, mostrata chiaramente con Dybala, è di non aprire reali trattative, fatte di lunghe riunioni, concessioni, punti d’incontro: ai quattro, e non forzatamente a tutti e quattro, la Juve presenterà un’offerta da “prendere o lasciare”, senza troppi margini di discussione, pronta ad assumersi il rischio di perderli.

Berna e De Sciglio

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La situazione più complessa, che potenzialmente potrebbe trovare una “soluzione” simile a quella di Dybala, è relativa a Federico Bernardeschi. Il centrocampista guadagna 4 milioni l’anno, ha appena compiuto 28 anni e nonostante in questa stagione abbia recuperato un ruolo più centrale, grazie al buon feeling con il tecnico (ha giocato tanto, 26 partite, trovando assist importanti), non è un inamovibile nella rosa. I rapporti del club con il suo agente, Federico Pastorello, sono diversi da quelli con Jorge Antun e decisamente più rodati, ma la prospettiva è di un’offerta fortemente al ribasso o nessuna offerta, come accaduto con Dybala.

Il giocatore comunque al momento è tranquillo, intende giocarsi le sue carte sul campo e poi valutare con serenità il futuro: a Torino è sempre stato bene, tanto da rifiutare ipotesi di trasferimento, ma nel caso considererà la soluzione migliore per il resto della sua carriera. Attualmente non ci sono incontri in agenda: l’unico ad averne uno programmato è Mattia De Sciglio, che incontrerà l’a.d e il responsabile dell’area sportiva Cherubini la prossima settimana partendo da un contratto da 2,5 milioni che verrà ritoccato verso il basso.

Cuadrado e Perin

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Gli ultimi due dossier andranno discussi con lo stesso interlocutore, la Wsa di Alessandro Lucci. Il procuratore ha un rapporto consolidato con la dirigenza bianconera: fra i suoi clienti ci sono anche Bonucci e l’ex-bianconero Kulusevski. Cuadrado recentemente ha mostrato ottimismo: “Siamo tranquilli, dobbiamo lasciar lavorare la società che sa cosa vogliamo e aspettarla. Noi siamo contenti qui”. Il colombiano, che compirà 34 anni a fine maggio e che è arrivato alla settima stagione in bianconero, ha un’opzione per far scattare un altro anno di contratto, alle medesime cifre di oggi (5 milioni). Non l’ha ancora esercitata e non ha intenzione di farlo perché vorrebbe prolungare di più il rapporto: nonostante la carta d’identità, non mostra segni di discesa nel rendimento e ambisce a un biennale, magari spalmando (almeno in parte) quei cinque milioni.

L’obiettivo del giocatore è un biennale, anche con ingaggio più basso: se ne parlerà. Così come si discuterà, probabilmente a fine stagione, la situazione di Mattia Perin: il portiere che fino allo scorso anno avrebbe preferito trovare una squadra in cui tornare titolare, ora sembra convinto di continuare nell’attuale ruolo di secondo (in questa stagione ha giocato otto volte dal 1’). Ha uno stipendio da 2,3 milioni, si è dimostrato affidabile, ma una decisione finale arriverà solo fra qualche mese. Per tutti non resta che attendere, possibilmente giocando sul campo quelle carte che possono indirizzare i discorsi nella direzione desiderata.

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