Malinovskyi-gol, ma in Ucraina passa la Germania. Spagna, basta Oyarzabal

A Luis Enrique basta un guizzo dell’ala della Real Sociedad, euroavversario del Napoli. Low sorride: Ginter e Goretzka battono Shevchenko

Sorride Luis Enrique: la sua Spagna è prima in League A con 7 punti e batte la Svizzera di Petkovic 1-0: basta un gol di Oyarzabal, prossimo avversario del Napoli in Champions con la Real Sociedad. Festeggia anche la Germania, che grazie a Ginter e Goretzka ha la meglio sull’Ucraina di Shevchenko (1-2). A nulla è servito il calcio di rigore realizzato da Ruslan Malinovskyi.

Spagna-Svizzera

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Luis Enrique lancia titolari Pau Torres accanto a Ramos (capocannoniere della Spagna in Nations League, due reti) e Merino a centrocampo con Busquets. In attacco, Ferran Torres a sinistra, Ansu Fati al centro e Oyarzabal sulla sinistra. È proprio il 23enne della Real Sociedad a segnare dopo 14′: passaggio di Burki a Xhaka che scivola, recupero di Mikel Merino e assist per il numero 21 che si gira e segna di sinistro. La Svizzera, che 3′ prima aveva impegnato de Gea con una conclusione di Loris Benito, ha rischiato di subire il secondo gol al 28′: assist di Jesus Navas, colpo di testa di Ferran Torres e intervento provvidenziale di Burki. Inizia il secondo tempo, non cambiano i protagonisti: Oyarzabal (52′) ha una buona opportunità ma calcia a lato. Entra Traoré al posto di Fati e la Spagna potrebbe dilagare: Merino e Ramos però sbagliano. Petkovic inserisce Shaqiri e Ronald Vargas, non cambia la musica. Nemmeno gli ingressi di Gavranovic ed Edimilson Fernandes sortiscono effetto. Anzi, è Gerard Moreno (82′) a non capitalizzare il possibile raddoppio.

Ucraina-Germania

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Reduce dal 7-1 subito dalla Francia, Shevchenko dà fiducia all’atalantino Malinoskyi e lancia Yarmolenko assieme a Tsygankov e Yaremchuk. La prima occasione porta la firma del 22enne della Dinamo Kiev (17′), ma il pallone finisce alto. Al 20′ però è già in vantaggio la Germania: azione di Rudiger, cross nel centro dell’area dove Gnabry sfiora di tacco, lasciando lo spazio a Ginter di mirare. La conclusione di Yaremchuk (21′) è velleitaria e anzi è il portiere Bushchan a opporsi a Kimmich, imbeccato da Draxler a 25 metri dalla porta (31′). Prima Gnabry di testa (35′), poi Toni Kroos col sinistro (43′) legittimano la supremazia tedesca. Così la ripresa si apre sulla stregua del primo tempo e al 49′ è raddoppio: cross dalla destra di Klostermann, papera di Bushchan che perde il pallone dalle mani e comodo colpo di testa di Goretzka. Solo Germania in campo: Klostermann impegna il numero 1 ucraino, mentre Neuer risponde al tentativo di Tsygankov (61′). Entra Marlos, cambia poco. Al 76′ però Sule commette fallo in area, dal dischetto trasforma l’atalantino Malinovskyi. Nel finale, occasione per Gnabry (82′) ma vince la Germania, con 13 tiri in porta e il 69% del possesso palla.

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