Malinovskyi, evento benefico per l’Ucraina: raccolti più di 40mila euro

Il trequartista dell’Atalanta e la moglie Roksana hanno fondato un’associazione per aiutare la nazione invasa dalla Russia. “Vogliamo vivere in pace, in Europa, a casa nostra”

Un gol per l’Ucraina e il suo popolo, messo a segno dai coniugi Malinovksyi grazie all’assist solidale delle imprese e del territorio bergamasco. Questa sera, ai Colli di Bergamo Golf, è andato in scena il primo evento di raccolta fondi della Malinovskyi Charity, l’associazione benefica fondata da Ruslan Malinovskyi, trequartista ucraino dell’Atalanta (in nerazzurro dal 2019) e sua moglie Roksana, imprenditrice e proprietaria di Mali Atelier, negozio di moda in pieno centro a Bergamo.

pace

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“Il popolo ucraino è fiero e patriota – ha spiegato Ruslan Malinovskyi, che ha i parenti ancora in Ucraina -. Contro il Galles abbiamo perso il playoff per andare al Mondiale ma nonostante questo la nostra gente era orgogliosa di noi perché sa che abbiamo dato tutto, così come sta facendo il massimo, in guerra, l’esercito ucraino. Noi ucraini abbiamo cambiato mentalità anche nel calcio: come resistiamo all’aggressione russa (la guerra è iniziata a febbraio), così in campo proviamo a giocarcela sempre contro tutti. Vogliamo vivere in pace, in Europa, a casa nostra”. Un messaggio ai due presidenti? “Zelenskyi non ha lasciato il Paese e gli ucraini sono dalla sua parte. A Putin chiederei invece perché ha fatto tutto questo: è come avere un appartamento con terrazzo e un estraneo che pretende di vivere sul tuo terrazzo”. 29 anni, 6 gol e 5 assist nella Serie A appena conclusa, Malinovskyi condivide lo spogliatoio a Bergamo con il russo Miranchuk. “Aleksey è un gran bravo ragazzo, ci abbracciamo, andiamo d’accordo e lui non accetta la guerra, ma non posso fare una dichiarazione al posto suo – ha detto Malinovskyi -. Se un russo parla, rischia la galera nel suo Paese”. E la prossima stagione calcistica? “Abbiamo appena finito e ora ho tre settimane di vacanze per ricaricare le energie: alla squadra ci penserò a tempo debito”, ha concluso Malinovskyi.

40mila euro

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L’evento benefico – organizzato da Pernice Comunicazione – è stato occasione per raccogliere oltre 40mila euro. “Questa somma serve per sostenere i bambini, le famiglie e i profughi che stanno soffrendo in Ucraina – ha detto Roksana Malinovskyi -. Ringrazio i bergamaschi per la loro prova di generosità e partecipazione”. Durante la cena solidale, alla quale hanno partecipato circa 200 rappresentanti del mondo aziendale bergamasco, si è tenuta un’asta per aggiudicarsi prodotti e servizi messi a disposizione da alcune decine di imprese della bergamasca, oltre ad una serie di magliette da calcio autografate di calciatori ucraini (da Malinovskyi a Zinchenko) e internazionali (da Bernardo Silva a De Bruyne). La serata è stata moderata dal giornalista de Le Iene, Ismaele La Vardera, autore di reportage sul Covid a Bergamo e la guerra in Ucraina. Presenti Sergio Gandi, vice sindaco di Bergamo, e Stanislav Plakhotnyi, console ucraino a Milano. Sul palco si sono esibiti la baby influencer ucraina Ameliya Popovych (9 anni, in arte Ameli TV, autrice di una canzone dedicata al nonno da poco morto in guerra), il gruppo ucraino Folk Dance e il cantautore Alfonso Oliver. Per sostenere Malinovskyi Charity si può donare su www.charitystars.com/MalinovskyiCharity.

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