Maldini, la firma è vicina. Poi il Milan comprerà per restare al top

L’intesa con Cardinale c’è, mancano gli ultimi dettagli. Mercato: Sanches ha dato la sua parola ai rossoneri, ma ora irrompe il Psg

E adesso si fa il Milan. Il telefono è bollente, come i giorni che stanno per arrivare e per segnare una svolta nel futuro prossimo del Diavolo: da un capo all’altro del mondo il contatto è costante e presto potrebbe portare a quella fumata bianca che in casa rossonera aspettano praticamente dall’indomani dei festeggiamenti per il 19° scudetto conquistato meno di un mese fa. L’asse è quello immortalato dalle foto a Casa Milan nel giorno del signing di RedBird, nuovo proprietario in pectore del club: da una parte Gerry Cardinale, grande capo della società da lui fondata nel 2014 che entro settembre rileverà il Milan da Elliott, dall’altra Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica rossonera con un contratto in scadenza tra una decina di giorni. Ecco, proprio sul filo, o magari un po’ prima, diciamo una settimana, il rinnovo del d.t. e quello del d.s. Ricky Massara – anche lui in scadenza il prossimo 30 giugno – diventeranno realtà: la macchina del mercato dei campioni d’Italia, che fino a ora si è mossa sotto traccia, inizierà a macinare chilometri per costruire una squadra ancora più competitiva, in Italia e in Europa.

La situazione

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La scintilla tra Cardinale e Maldini è scoccata fin dal primo incontro, come ha raccontato di recente il supermanager di RedBird: “Per me era molto importante farlo (conquistare Maldini, ndr). Alla fine abbiamo trascorso tre ore e mezza insieme… È stato fantastico”. A quel colloquio in forma privata, che ha preceduto l’annuncio del signing tra Elliott e RedBird, ne sono seguiti altri, sempre dietro le quinte, e il confronto è proseguito anche quando Cardinale è rientrato negli Stati Uniti. Il dialogo ha lasciato soddisfatte entrambe le parti, ed è su queste basi che ci si sta avvicinando all’intesa definitiva: la conoscenza reciproca e lo scambio di idee sulla filosofia da condividere ha richiesto degli approfondimenti, con un focus in particolare sulle ambizioni da mantenere alte, sulla progettualità e sulla centralità della gestione sportiva. Adesso siamo vicini alla sintesi: una volta definiti gli ultimi aspetti di natura strategica sui quali d.t. e neo-proprietario stanno discutendo (“oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi”, le parole di Maldini nell’intervista alla Gazzetta), i due artefici del mercato che ha condotto allo scudetto prolungheranno i loro contratti con il Milan.

E sarà come schiacciare il bottone “on” sui riflettori del mercato. Perché, se è vero che in via Aldo Rossi in questi giorni niente si è mai fermato, le trattative portate avanti dai dirigenti dell’area tecnico-sportiva erano rimaste in stand-by in attesa che il quadro generale venisse messo a fuoco. Questione di progetto, e logicamente anche di budget: “Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions”, aveva spiegato Maldini sempre alla Gazzetta, e i movimenti di mercato fino a oggi si sono orientati in questa direzione. Da Botman a De Ketelaere, da Origi a Lang fino a Renato Sanches, il successore designato per prendere il posto di Kessie nel cuore della mediana di Pioli che adesso è finito nel mirino del Psg. Il neo d.s. dei parigini è quel Luis Campos nel 2019 aveva portato proprio Sanches al Lilla, e il portafogli del Psg gli permette di mettere sul piatto una cifra più alta dei 15 milioni con cui il Milan conta di chiudere (le prime voci parlano di 30 milioni): il giocatore ha dato la sua parola ai rossoneri, ma in via Aldo Rossi hanno saputo del possibile inserimento del Psg e la sensazione è che l’affare possa complicarsi sul più bello. Mai come in questo caso l’esempio aiuta a capire come l’accelerata per i rinnovi di Maldini e Massara potrà dare la spinta decisiva per far decollare il mercato dei campioni d’Italia. Nell’attesa delle prossime mosse, il primo rinforzo è già stato definito e sta per sbarcare in rossonero: per Origi, svincolatosi dal Liverpool dopo sei stagioni ricche di successi ma avare di spazi da protagonista, è bastato trovare l’intesa con il giocatore, che sarà a Milano in settimana per le visite mediche e firmerà un quadriennale. Poi toccherà ai riscatti da ultimare, vedi Florenzi e Messias, i cui acquisti a titolo definitivo saranno ridiscussi e ricalibrati in modo da chiudere entro fine mese (mentre si trattano i rinnovi dei big, Leao in testa). Quindi, sotto con i pezzi forti: al Milan serve qualità sul centro-destra della trequarti e i nomi sul taccuino di Maldini e Massara sono quelli di De Ketelaere e Zaniolo, con il belga più vicino alle cifre che possono essere investite. In difesa si continua a lavorare sulla pista Botman, con una certezza: se chi si ferma è perduto, è arrivato il momento di mettersi a correre.

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