Malcom, il ribelle tirapacchi richiamato in extremis ha fatto d’oro il Brasile

Dal Tottenham alla Roma, una carriera segnata dai tanti rifiuti dopo trattative che parevano chiuse. A Tokyo non doveva esserci a causa del no dello Zenit, ma dopo l’infortunio di Douglas Augusto è stato convocato d’autorità. E ha segnato la rete decisiva in finale

Il bello è che non doveva esserci. Lo Zenit aveva detto “niet, tu all’Olimpiade non vai”, e Malcom si era incupito. Solo che Douglas Augusto si fa male e il Brasile che fa? Manda una bella lettera ai russi dicendo che il ragazzo deve partire. La Seleçao olimpica vuole confermare l’oro vinto a Rio e lui è fondamentale. Quindi eccoci, Brasile campione a Tokyo grazie a Malcom Filipe Silva, l’esterno che si chiama come Malcolm X, simbolo di ogni afroamericano dagli anni ’60 in poi.

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