Malaga, il rimpianto: “Stavamo prendendo CR7 ma ci dissero di non offrire troppo”

Due milioni di euro. Una cifra che sembra insignificante può cambiare le sorti di un club. Cosa sarebbe successo se ad appena 18 anni un giovanissimo Cristiano Ronaldo fosse andato direttamente in Spagna, al Malaga?

Due milioni di euro. Tantissimi soldi per chi fa una vita normale, spiccioli, o quasi, quando si parla di calcio ad altissimi livelli. Eppure anche una cifra che con i cartellini di oggi sembra insignificante può cambiare le sorti di un club. Cosa sarebbe successo se invece che finire al Manchester United ad appena 18 anni un giovanissimo Cristiano Ronaldo fosse andato direttamente in Spagna, al Malaga? Senza Sir Alex Ferguson a guidarne le crescita sarebbe diventato l’alieno in grado di vincere cinque volte il Pallone d’Oro? Interrogativi a cui non è semplice rispondere. Ma che hanno rischiato di diventare la realtà, come ha spiegato Carlos Rincon, uomo di fiducia dell’allora presidente del club andaluso Sarafin Roldan, a El Desmarque.

DUE MILIONI – “Le nostre linee guida erano molto semplici: rafforzare il settore giovanile, acquistare calciatori che ci avrebbero garantito ottime prestazioni a medio termine e che poi avremmo potuto rivendere a una buona cifra per guadagnarci a livello economico”. Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando la concorrenza è ampia. “Dovevamo arrivare sui prospetti prima dei grandi club, quindi seguivamo i grandi eventi giovanili e contattavamo via telefono i migliori dei vari tornei”. E tra i migliori, neanche a dirlo, c’è anche Cristiano Ronaldo, che però è già nelle sapienti e previdenti mani di Jorge Mendes. “Abbiamo fatto l’offerta attraverso lui, 1,5 milioni di euro, ma ci hanno risposto che ne servivano 3,5. Non una grandissima cifra, ma avevamo indicazioni di non esagerare con le offerte, quindi ci siamo fermati lì”.

GIÁ FENOMENO – Errore, perchè quel ragazzino portoghese dimostra già che lo attende un futuro radioso: “Cristiano era già all’epoca quello che è oggi. Un calciatore fisicamente potente, con un tiro spettacolare, capace di capire il gioco e con una qualità tecnica a livello di dribbling davvero spettacolare. E non mi sorprende quello che è diventato poi e quello che riesce a dimostrare ancora alla sua età, quelle qualità ce le ha sempre avute”. E poi, come racconta la storia, se le è godute il Manchester United. “Ci siamo mossi velocemente, ci sono voluti un paio di mesi per il suo esordio con lo Sporting Lisbona e per l’arrivo dello United. Mendes aveva ottimi rapporti con grandi club e noi non potevamo più competere. Sir Alex si è innamorato di lui e ha versato 18 milioni qualche mese dopo la nostra offerta”. Rimpianti? Sì, ovviamente. “Cristiano è uno dei migliori calciatori della storia”. Sfortunatamente per il Malaga, non per la storia del club andaluso.

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