Maifredi: “Con Dybala rapporto finito. La Juve pare in confusione”

Dybala e Juventus, un rapporto complicato. Secondo l’ex tecnico invece è finito.

Dybala e Juventus, un rapporto complicato. Secondo Maifredi, invece, è finito. L’ex allenatore bianconero, intervenuto a “Maracanà” su tmw radio, ha analizzato la sfida di San Siro e le conseguenze sul piano tecnico e progettuale.

INZAGHI – Una competizione che ha incoronato Simone Inzaghi. Promosso a pieni voti da Maifredi. “Un allenatore che ha fatto tanta gavetta. Alla corte di Lotito ha avuto l’opportunità di testarsi in tutte i settori. Partendo dalle giovanili, si è migliorato costantemente strada facendo. Nell’Inter, ma anche prima, ha dimostrato di sapersi confrontare con personalità e calciatori importanti. E non ha sofferto il passaggio in una big, dove non devi portare innovazioni ma soprattutto gestire”.

ALLEGRI – A proposito di gestione, difficile rimproverare qualcosa ad Allegri per l’idea Bonucci: “Se avesse effettuato il cambio prima e l’Inter avesse segnato, sarebbe stato aspramente criticato. Credo che la soluzione non fosse affatto campata in area, anzi mi è sembrata una scelta ponderata inserirlo per calciare il rigore. La possibilità non si è concretizzata per un fattore di mera casualità”.

INCERTEZZA – Resta da sciogliere il nodo legato a Dybala. Maifredi, in questo senso, appare categorico. “La sicurezza viene  soprattutto dalla certezza di essere un titolare. Anche Bentancur si sente insicuro, come lo è tutta la squadra. Questa Juventus mi appare incerta su tutto. Personalmente, prima di rinunciare a Dybala ci penserei migliaia di volte. Mi sembra ci sia parecchia confusione. E che il rapporto fra la Juventus e Dybala sia esaurito. Se non lo fai giocare in queste partite significa che non c’è proprio più rapporto. L’argentino è l’unico fuoriclasse a disposizione della Juventus, ma qualcosa evidentemente ha sbagliato anche lui. Sino a qualche tempo fa era paragonato ai più grandi calciatori del mondo. Quindi o si è disamorato della Juventus oppure è stato sbagliato qualcosa a livello di gestione. Di certo, da allenatore, se ho un calciatore del genere tenderei sempre a sfruttarlo”.

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