Maguire tra matematica, hockey e la moglie fisioterapista: i suoi segreti

Harry Maguire, calciatore dell’Inghilterra, a giugno ha recuperato da un infortunio. Ecco le curiosità su di lui e sua moglie Fern Hawkins, fisioterapista

Michele Antonelli

11 luglio – Milano

Per Harry Maguire i duelli sono routine. Contro tutti, tanto che una volta si trovò a sfidare addirittura Margaret Thatcher, Primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990. Per capire perché basta un salto indietro nel tempo – al Mondiale di Russia del 2018 – quando le sue prestazioni in campo e il gol contro la Svezia ai quarti regalarono all’Inghilterra la semifinale e a lui la riconoscenza dei tifosi, innamorati della sua forza e del suo temperamento. Da lì la petizione lanciata sul web, per far sì che diventasse il nuovo volto stampato sulla banconota da 50 sterline. Questione di idee, nel caso discutibili visto che la foto scelta vedeva il difensore in un momento di relax su un unicorno gonfiabile, scatto rubato in una pausa del ritiro inglese proprio all’ultima Coppa del mondo.

IL PIÙ PAGATO DELLA STORIA – La goliardia trovò seguito, tanto che le firme raccolte divennero presto più di 10.000, quota da raggiungere per far sì che la proposta potesse esser presa in considerazione dal Parlamento. A troncare tutto fu poi la Banca d’Inghilterra, che non permette di stampare denaro con il volto di persone ancora vive. Nulla di fatto, alla fine su quella banconota finì il matematico Alan Turing – che sconfisse anche la Thatcher – e Maguire rinviò l’appuntamento con la storia di un anno, “tornando” nel mondo del calcio. Nell’estate 2019 il colosso di Sheffield venne pagato dal Manchester United circa 17,5 milioni di volte il valore di quelle 50 sterline, diventando – con 87 milioni di euro versati nelle casse del Leicester – il difensore più caro di sempre.

IMPONENTE – Ex Sheffield United (2011-2014), Wigan (2014-2015), Hull City (2015-2017) e Leicester (2017-2019), Maguire fa del fisico la sua carta vincente. È alto 194 cm e pesa circa 100 kg: non vive di rapidità e non è esplosivo sui primi passi, ma la resistenza sulla distanza lo aiuta a contenere anche gli avversari più tecnici e veloci. Ha guardato a idoli di primo livello – da John Terry a Rio Ferdinand – e ha dichiarato in passato di essersi ispirato anche a David Beckham, tanto che il suo vecchio allenatore allo Sheffield lo schierò più di una volta a centrocampo per l’abilità con il pallone tra i piedi.

SPORT E… MATEMATICA – “È importante praticare il maggior numero possibile di sport da ragazzo”, aveva spiegato il classe ‘93 in un’intervista del maggio 2018 al quotidiano britannico ‘The Times’. “Il cross country mi ha messo davvero in forma, mentre giocare a rugby mi ha aiutato in coraggio e agilità e con l’hockey sono migliorato in visione e passaggio”. Senza trascurare lo studio. A confermarlo? I professori, che parlavano di lui come di uno studente modello con un futuro da ragioniere per la bravura in matematica.

DA BAMBINO – La voglia di vincere si allena, ma non viene fuori per caso. A volte emerge senza volerlo, come raccontato dal centrale inglese nella stessa intervista: “Ero incredibilmente competitivo. Sono cresciuto con due fratelli, litigavamo e giocavamo di continuo l’uno contro l’altro in giardino. Se c’era una gara, volevo batterli. Facciamo una sfida al parco giochi? Voglio vincere…”.

AMORE E… FISIOTERAPIA – Il capitano dello United ha disputato più di 50 partite nell’ultima stagione, ma non è arrivato al top all’Europeo per un problema alla caviglia. Tanto il lavoro fatto per avvicinarsi al grande evento da protagonista, senza dubbio con i consigli di Fern Hawkins, sua moglie e compagna di vita da oltre dieci anni (laureata in fisioterapia, anche se in questo momento non esercita la professione). La coppia ha due bambine e si è sposata dopo una romantica proposta di matrimonio a Parigi.

CAMBIAMENTI… – Con un pallone tra i piedi fin da bambino, nel 2018 Maguire raccontò la sua storia da sogno con un paio di foto postate sui social. La prima lo vedeva con un gruppo di amici al seguito dell’Inghilterra nell’Europeo in terra francese del 2016, periodo in cui vestiva la maglia dell’Hull City. Quando era ancora un “semplice” tifoso. Poi due anni di tempo e nuove prospettive per giocarsi da protagonista il Mondiale russo, festeggiando con gli stessi compagni di vita (in trasferta a sostenerlo). Fino a Euro2020 e alla finale di Wembley.

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