TERZA MAGLIA INTER, DOPO LA SCONFITTA CON L’HAPOEL BEER SHEVA SI SCATENANO LE IRONIE (OGGI, 16 SETTEMBRE 2016). “SEMBRA UNA SPRITE” – Inutile girarci attorno, la maglia dell’Inter sfoggiata ieri sera nella poco fortunata gara d’esordio in Europa League contro l’Hapoel Beer Sheva – sconfitta in casa per 0-2, con San Siro imbestialito – non ha proprio convinto in tanti. La terza maglia dei neroazzurri infatti ha ben poco dei colori sociali storici: pare azzurra sulla spalle e poi scendendo varia dal verde, al verde chiaro fino a sfumare sul giallo evidenziatore fino ai pantaloncini. Un pugno in un occhio, dice qualcuno, una simpatica maglia alternativa, dicono altri: ma il responso qual’è? Forse interesserà poco ai fini del match di ieri, il disastro per una sconfitta roboante contro una squadra di esordienti semi-totali in Europa fa rumore anche a prescindere dalla maglietta, ma siamo anche certi che se ieri l’Inter avesse vinto 4-0 probabilmente della maglia in pochi si sarebbero lamentati. E invece la moda della terza maglia “alternativa” ha colpito ancora e di nuovo l’Inter: anni fa la terza “rossa” venne contestata perché considerata troppo simile ai cugini del Milan, mentre ora le polemiche sono molto più divertenti. “Sembra una Sprite”, azzurra e verde con una tinta di giallo dà proprio l’impressione della celebre bibita al gusto di limone; “con questa divisa puoi vincere solo una gara di rutti, la Sprite aiuta” e via così, con i social ovviamente scatenati. A ben vedere, personalmente, qui in Redazione Sportiva la divisa piace perché è allegra, fresca e “dissetante” (no dai lo ammettiamo, questo è il commento dell’unico milanista presente), ma all’esterno i tifosi non l’hanno gradita molto. Va anche detto che, purtroppo, nella sfida tra la Sprite e la Birra chi sceglierebbe la prima? Messa su questo piano, forse ora si capisce perché l’Hapoel Beer Sheva ha sbancato San Siro… (Niccolò Magnani)
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