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Magia Champions, questo Napoli dà del tu al Barcellona

Napoli
© MOSCA

La squadra di Sarri comanda il girone ed è tra le big. Milik ha segnato tre reti come Messi, Aguero e Cavani

ROMA – Arrivano i «mostri»: e lo dice il vento caldo della Champions, eppure il campionato, lo dice quel calcio sublime che trascina sul’orlo della follia. Arrivano i «mostri»: perché, nei numeri, c’è la definizione d’una squadra prossima agli extraterrestri, capace d’incantare con il suo football verticale (o anche orizzontale) e poi di emozionare, trascinando su quella giostra del gol ch’è diventata una splendida ossessione. Si scrive Napoli e si scopre che c’è un’Italia a punteggio pieno d’azzurro vestita che fa a spallate con l’Atletico Madrid, con il Barcellona e con il Leicester, dunque con quarti di nobiltà di questo macro universo ch’è il calcio che conta, i padroni d’un football – i vice campioni d’Europa, i campioni di Spagna e quelli d’Inghilterra – ricco sfondato ma anche sfrontato, nella sua esuberanza, nella sua fisicità, nella sua straordinarietà (e vien da pensare alla favola di Ranieri). L’en-plein di Napoli, Atletico Madrid, Barcellona e Leicester è un fattore, mica semplicemente elemento statistico, sa di prova di forza in una galassia che comprende anche Real Madrid e Juventus, Manchester City e Arsenal, Psg e Borussia Dortmund, frenata in qualche modo, comunque alle spalle della perfezione (attuale).

CHE ATTACCO. Il Napoli che dà spettacolo lo fa divertendo, inchiodando i tifosi alle seggiole del San Paolo, scatenando la sua folla che, in Champions, s’è già goduto sei gol (due in trasferta, a Kiev) e che in serie A, per il momento, è a quota quattordici: venti reti, significano stare un passo dietro ad alcune macchine infernali, il Barcellona su tutte (28 reti in otto gare), il Manchester a seguire (25 sempre con lo stesso numero di partite), il Borussia Dortmund (che ne ha segnati 24, pur giocando un match in meno): alle spalle, c’è il resto di questa elite che mischia le umane competizioni di casa propria con gli appuntamenti internazionali.

IL SUPERBOMBER. Ma il Napoli è anche altro ancora: è Arkadiusz Milik, tanto per fare nomi, che su quelle spalle modello-ante s’è caricata la responsabilità di sostituire Higuain, e ne ha già fatti tre, quanti «el Kun» Agüero, quanti «el Matador Cavani», quanti la «Pulga» Messi. C’è un trono condiviso, che ingigantisce la magìa delle notti.

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