Macheda attacca la Samp: “In sei mesi mi ha rovinato la carriera”

Quello che sta vivendo Federico Macheda in Grecia è con ogni probabilità il miglior momento della sua carriera.

Nel settembre 2018 l’attaccante originario di Roma ha scelto di ripartire dal Panathinaikos, dove fin qui ha messo a segno trenta gol in 80 partite. Nel corso della sua carriera, il classe 1991 ha vestito maglie prestigiose e militato in una delle società più gloriose: il Manchester United. Intervistato ai microfoni del ‘Daily Mail’, Macheda è tornato a parlare sia della sua esperienza in Premier League, sia della sua avventura in Italia con la maglia della Sampdoria. di seguito, le sue dichiarazioni.

Era il 5 aprile del 2009 quando, in occasione della sfida tra i Red Devils e l’Aston Villa, Sir Alex Ferguson decise di farlo debuttare al minuto 58. “Agli amici di Roma confidai: ‘Domani entro e faccio esplodere l’Old Trafford’. Fu incredibile. Entro subito in partita e poi è successo qualcosa di magico. Fu meglio di come immaginassi. Ero in una squadra incredibile, avrei dovuto fare di più. Quando non giochi devi lottare e io invece cercavo scuse. Ho avuto la reazione sbagliata e ho lavorato meno di quanto avrei potuto fare”, ha spiegato il calciatore cresciuto nelle giovanili della Lazio.

SAMPDORIA – “Quei sei mesi hanno rovinato la mia carriera perché hanno cercato di uccidermi come calciatore. Ho iniziato a dubitare un po’ di me stesso. Pensavano che, visto che ero del Manchester United, li avrei salvati, ma non ero pronto. Ero ancora un ragazzo giovane. Il Panathinaikos è la squadra giusta. Potessi tornare indietro non cambierei nulla. Al Manchester United non è andata come speravo, ma ho imparato molto”, ha concluso Macheda.

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