Macché Bielsa, il mago della Lazio è Inzaghi

Lazio
Macché Bielsa, il mago della Lazio è Inzaghi
© Getty Images

Passo da Champions e la media punti più alta della gestione Lotito: 1,85 per gara

<a class="button small twitter" href="https://twitter.com/share" data-text="

Passo da Champions e la media punti più alta della gestione Lotito: 1,85 per gara

“>Twitta

ROMA – Lazio bella da impazzire, numeri da Champions, nessuno a luglio ci avrebbe creduto, eppure Inzaghi non è Loco. Altro che Bielsa, il vero mago è Simone. Corre fortissimo, sempre più veloce: ha ridotto le distanze dalla Roma e dal Milan, ora alla Lazio manca solo un punto dal secondo posto. La Juve ha creato il vuoto, la squadra biancoceleste fa parte del gruppo che lotta per il podio. Doveva rincorrere l’Europa, sta entrando in una nuova dimensione. Da qui a Natale, nelle prossime cinque partite, si consumerà il suo destino per capire a che tipo di campionato parteciperà nel girone di ritorno. Inzaghi ha un obiettivo: mantenere la classifica attuale. E’ convinto che la Lazio abbia margini ulteriore di crescita. I dati numerici scolpiscono l’andamento: la media punti continua a crescere. Venti partite in serie A da quando ha preso il posto di Pioli. Simone ha totalizzato 11 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte, di cui solo due nell’attuale stagione con Juve e Milan. Il totale fa 37 punti. Nella classifica parziale delle ultime 20 giornate di serie A, abbracciando la passata stagione, la Lazio di Inzaghi sarebbe quarta a due sole lunghezze dal Napoli (39 punti) e appena sei dalla Roma (43). Di fatto Simone è molto vicino, in termini di rendimento, a Sarri e Spalletti. Allegri ha fatto realmente la differenza e continua a viaggiare ad un ritmo superiore: ha raccolto nello stesso periodo di tempo ben 51 punti e avrebbe otto lunghezze di margine sulla Roma. Si è invece riequilibrata la lotta dietro i campioni d’Italia.

TUTTO SULLA LAZIO

INZAGHI: «LOTITO, TIENI BIGLIA!»

PROGRESSIONE – Tutti in corsa, anche Inzaghi. Rispetto ai suoi predecessori si trova sulla panchina biancoceleste da molto meno tempo, ma intanto ha acquistato una media punti assai superiore: 1,85 per giornata. Precede Reja, Pioli e Petkovic. E’ interessante il confronto con la Lazio che nel 2014 si piazzò terza con 69 punti e guadagnò l’ingresso ai preliminari di Champions. Alla tredicesima giornata Pioli era al settimo posto con 21 punti (meno 5 rispetto a Inzaghi), la sua squadra aveva realizzato 21 gol (ancora meno 5 in relazione con il dato attuale) e aveva subìto 16 gol, due in più dei 14 incassati in questo primo scorcio di campionato. Pioli aveva soprattutto perso cinque partite sulle prime tredici, avrebbe guadagnato e allungato verso la fine del girone di andata e poi nel ritorno, quando infilò otto vittorie consecutive. Un vero paragone potrà essere fatto soltanto a marzo, non prima. Certo ci sono delle differenze. La squadra di Inzaghi è più equilibrata, si sbilancia meno e sta segnando con maggiore regolarità. E in difesa ha scontato assenze pesantissime come quelle di De Vrij e Bastos senza contare l’infortunio di Biglia. Quando sarà al completo aumenterà ancora il proprio passo?

Leggi il resto dell’articolo sull’edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola

Precedente Diretta/ Siviglia-Juventus info streaming video e tv, quote, orario, risultato live e cronaca (Canale 5, Champions League, oggi 22 novembre 2016) Successivo Juventus prima o seconda? Ecco tutti i rischi