L’unica Joya di Allegri, Dybala subito star: gol e assist

L’argentino con la fascia di capitano trascina la Juve con grandi giocate nella prima contro l’Udinese

Aveva talmente tanta fretta che non ha aspettato nemmeno che tutti gli spettatori si fossero sistemati sui seggiolini colorati della Dacia Arena. I ritardatari si saranno mangiati le mani, perché si sono persi il primo gioiello della collezione 2021-22. Paulo Dybala ieri è diventato il giocatore della Juventus ad aver segnato il gol più rapido nella gara d’esordio di un campionato di A (da quando ci sono i tre punti). Due minuti e tre secondi, giusto il tempo della prima, splendida azione dei bianconeri: apertura di Bentancur per Cuadrado, l’uruguaiano segue l’azione e da dentro l’area serve il numero 10, che d’esterno sinistro apre la contesa. E’ la prima Dybala Mask della stagione, poi la corsa a braccia larghe e l’abbraccio con Bentancur compagno di mate, l’unica bevanda che Paulo si concede oltre all’acqua. L’argentino è diventato ancora più rigido sull’alimentazione e anche questo è uno dei segreti di un avvio di stagione al top.

Fascia, fiducia e sudore

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Dybala è tornato, con la fascia di capitano, che è grandissimo motivo d’orgoglio, e con un contratto ancora da rinnovare (scadenza 2022, la trattativa tra la Juventus e il suo procuratore Jorge Antun è iniziata da un paio di settimane e verso la fine della prossima è previsto un altro incontro, che potrebbe essere decisivo) ma con la voglia di spaccare il mondo e con la fiducia incondizionata del vecchio-nuovo allenatore. Sono passati pochi mesi da quando le telecamere lo inquadravano mogio e malinconico in panchina o mentre si scaldava a bordo campo con l’obiettivo misero di mettere insieme una manciata di minuti, eppure attorno a lui tutto è cambiato. E’ tornato Massimiliano Allegri, l’allenatore che aveva trovato alla Juventus quando arrivò dal Palermo, neppure 22enne, e con cui fece il record di gol (26 nel 2017-18) ma col quale aveva vissuto un’ultima annata complicata, la prima di Ronaldo alla Juventus. Anche Max è tornato con una testa diversa, col chiodo fisso di rimetterlo al centro della Juventus. Paulo ha sofferto molto nell’ultima stagione, tra problemi fisici, difficoltà di collocazione in campo e incognite legate al futuro (a ottobre scorso la trattativa per il rinnovo si era bruscamente interrotta). Allegri ha capito che aveva bisogno di coccole e certezze e dal primo giorno ha lavorato su fisico e testa, facendogli capire con gesti (l’investitura di vice capitano) e parole (tanti colloqui motivazionali alla Continassa) quanto fosse importante averlo al meglio per far girare la Juve. Dybala ha fatto tutto il resto, presentandosi in ritiro in ottime condizioni, dopo aver lavorato in vacanza con un preparatore dedicato (lo stesso scelto poi da Lukaku). Sapeva che Allegri avrebbe puntato molto sull’intensità e l’argentino ha lavorato soprattutto su quello, per recuperare la brillantezza perduta per colpa delle poche partite giocate (solo 16 da titolare).

Il migliore

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Dybala è tornato, non lo racconta solo il gol, pregevole e fulmineo, ma anche lo splendido assist a Cuadrado per il 2-0, l’ottimo spunto per Bernardeschi nel primo tempo e tante altre giocate da dieci. E’ stato il bianconero che ha tirato di più nello specchio, quello che ha fatto più cross, sponde e dribbling e quello che ha vinto più duelli. E’ stato il migliore della sua Juve, l’uomo ovunque, il punto di riferimento e il trascinatore. Anche l’ultimo ad arrendersi al pareggio, come dimostra pure il mancino a giro da fuori nei minuti di recupero, che ha costretto Silvestri a volare per evitare il 3-2. Era dal giugno 2020 che Paulo non faceva gol e assist nello stesso match di A: 30 giugno 2020, Genoa-Juventus 1-3, segnò anche Ronaldo e a fine stagione arrivò lo scudetto. Stavolta invece il colpo di testa di Ronaldo a un amen dal gong è stato annullato per fuorigioco, condannando i bianconeri al pari.

Terzo occhio

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La Joya avrebbe voluto bagnare il bel debutto con una vittoria, invece è tornato negli spogliatoi arrabbiatissimo. “Dispiaciuto per il risultato. Gli errori ci serviranno a fare meglio nelle prossime partite”, ha scritto su Instagram. Ciò che resta del debutto di Madama è la facilità di calcio di un ragazzo, che sa trasformare un pallone innocuo in un pericolo per gli avversari. “Dybala ha fatto una cosa fantastica, ha visto Cuadrado con il terzo occhio. Queste sono giocate da campioni”, ha detto l’allenatoere dell’Udinese Luca Gotti. Dybala vuole dimostrare di esserlo ed è convinto che questa sarà la sua stagione. Ha iniziato col piede giusto: la Juve forse potrà fare a meno di CR7, ma non della Joya in questo momento.

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