Lulic saluta la Lazio: dal gol nel derby allo striscione rimosso a Formello

Dopo 10 anni il capitano lascia la squadra biancoceleste: divenne l’eroe dei tifosi con la rete nella finale di Coppa Italia 2013 vinta sulla Roma. Vani gli appelli al club a celebrarne l’addio

Eroe per la piazza. Ma se ne va in maniera malinconica. Quasi a riflettori spenti. Dopo 10 anni Senad Lulic lascia la Lazio. Il prossimo 30 giugno gli scade il contratto. Il capitano in carica, arrivato in biancoceleste nel 2011, ha vinto quattro trofei (due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane), di cui tre da capitano (solo Nesta, con la fascia al braccio, ha vinto più di lui). Non solo, perché è anche stato decisivo: suo l’unico gol nella finale di Coppa Italia del 2013, vinta contro la Roma. Quello il primo (e per ora unico) derby nella storia del calcio romano ad aver assegnato un trofeo. Quel giorno Senad entrò definitivamente nel cuore dei tifosi. Il bosniaco è però riuscito a segnare il gol decisivo anche nella Supercoppa Italiana vinta nel 2019 contro la Juventus. Nella storia del club biancoceleste solo Nedved ha segnato in più finali (tre). Nonostante tutto questo però per il momento la Lazio non gli ha reso omaggio né all’ultima partita casalinga, né al termine del campionato. E Lulic è già in Svizzera, in attesa di qualche nuova proposta (eventualmente anche dall’Italia).

Gratitudine

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Nelle ultime settimane diversi tifosi, pur accettando la decisione della società di non rinnovargli il contratto, hanno chiesto, tramite social e radio private, che il capitano venisse congedato in maniera adeguata. Questa mattina alcuni sostenitori biancocelesti hanno appeso, fuori dal centro sportivo di Formello, uno striscione per salutare il loro beniamino.

“Il 26 maggio ti ha reso immortale, grazie Senad per sempre laziale”. Uno striscione di 40 metri per rendere omaggio al capitano, a uno dei giocatori più importanti della storia (non solo recente) del club. Eppure dopo pochi minuti lo striscione è stato rimosso dai guardiani di Formello. Nessuna spiegazione è stata data ai tifosi presenti, dispiaciuti perché volevano semplicemente ribadire affetto e gratitudine nei confronti di Lulic. Che per la piazza resta un eroe. Ma se ne va in maniera davvero malinconica.

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