LuLa 30 e lode. In Italia nessuno come il gigante buono e il “tarantolato”

Lukaku e Lautaro non soltanto hanno segnato 30 reti in due, ma si completano alla perfezione. In Europa, Müller e Lewandowski gli unici ad aver fatto meglio

Il belga e l’argentino, il gigante buono e il tarantolato con la faccia da duro, BigRom e Lauti. Due numeri: il 9 e il 10, come le coppie gol che tutti sognano. Una sigla: LuLa. In sostanza: i volti dei sogni di gloria del popolo nerazzurro. Conte ha plasmato la sua Inter anche e soprattutto su Lukaku e Lautaro Martinez, partendo dal principio caro al tecnico che le due punte ci vogliono, eccome. Se poi tra i due nasce un rapporto così, un feeling di questo tipo dentro e fuori dal campo, allora il cerchio si chiude, tutto torna e le ambizioni lievitano. E i nerazzurri possono abbottonarsi, chiudersi bene, sigillare la retroguardia che tanto ci pensano loro due. Il primo gol nel derby è l’inno della coppia gol dell’Inter: Lukaku fa da boa ed è il riferimento in uscita per i compagni, Lautaro occupa lo spazio giusto e crea necessariamente pensieri ai difensori. Risultato: coperta corta, contro questi due qualche spazio bisogna lasciarlo. Quarto assist del belga per l’argentino in questo campionato, l’ex Racing ne ha serviti due a Romelu fino a questo momento e il risultato sono sei assist complessivi tra i due nella Serie A 2020/21. Nessuno come loro.

TOP IN ITALIA

—  

I numeri non spiegano tutto nel calcio, ma spesso sono conferme inequivocabili di qualcosa che funziona. I sei assist reciproci sono l’intersezione tra i due mondi, perché Lukaku e Lautaro Martinez diventano devastanti in coppia ma sanno esaltarsi anche nell’individualità. Romelu ha segnato 17 gol in questo campionato, Lautaro 13: due punte da 30 gol complessivi, nessuno come loro in Italia (Muriel e Zapata inseguono a 23, poi Ronaldo e Chiesa con 21). Solo Müller e Lewandowski hanno fatto meglio in tutta Europa: 36 reti per i due attaccanti del Bayern, ma pesano i 26 del marziano Robert. Circoscrivendo il discorso alla storia dell’Inter, non si vedeva una coppia così prolifica dopo 23 partite dal campionato 1958/59, con gli incredibili numeri di Angelillo e Firmani con 41 reti complessive. Dagli Anni ’60 in poi, nessuna coppia gol è riuscita a mettere insieme i gol della LuLa.

COMPLEMENTARI

—  

Per stessa ammissione di Conte nel post-partita, l’esperimento trequartista aveva allontanato un po’ Lukaku e Laurato Martinez: “Giocando col trequartista è inevitabile portare lo schermo davanti ai due attaccanti, che poi sono costretti a stare un po’ più lontani”. Il belga e l’argentino devono stare vicini, si devono sentire. Il 3-5-2 sembra cucito apposta per esaltarli. I due sanno anche scambiarsi i compiti: il gol del 3-0 di Lukaku parte da una palla lunga di Perisic a cercare il belga in profondità, con Lautaro venuto in contro per ricevere spalle alla porta. Parti invertire rispetto alla prima rete, perché l’argentino sa lasciare sul posto l’avversario con il primo controllo e poi partire in campo aperto come il belga. A modo suo, non con lo strapotere fisico di Lukaku ma lo ha fatto vedere anche nel derby. Complementari, interscambiabili, bomber ma non solo: la LuLa è un rebus per chiunque.

PALLOTTOLE

—  

L’esultanza dopo il gol di Lukaku, con i due a simulare gli spari a distanza, non è una novità. “Quella esultanza è perché anche Lautaro sta imparando a giocare a Call of Duty, io e Hakimi gli stiamo insegnando un po’ e quindi abbiamo esultato così”, aveva spiegato il belga dopo la vittoria sul Torino. L’ennesimo segnale di un rapporto forte, che non si limita agli assist o alla somma dei gol ma che viene alimentato quotidianamente, anche fuori dal terreno di gioco. Nella pallottola sparata da Romelu ci dev’essere stato scritto “cinque gol consecutivi nei derby, quattro su quattro in Serie A”, in quella dell’argentino “secondo straniero più giovane a segnare almeno due gol al Milan con la maglia dell’Inter, meglio solo Iennart Skoglund”. Proiettili mortiferi, dal cui incontro nasce l’esplosione di entusiasmo del popolo nerazzurro. Che con questa LuLa può sognare per davvero.

Precedente Roma, che fine ha fatto Reynolds? Ora è negli Usa, poi... Successivo Diretta Zenit Milano/ Streaming video tv: l'Olimpia va in Russia, Eurolega