Lukaku sulle orme di Zlatan? I bomber pentiti all’estero e tornati in Italia con il botto

Il cartellino dice “Chelsea”, la testa dice “Inter”. E la musica nelle orecchie, se gli potessimo consigliare una canzone, porterebbe la firma di Al Bano e Romina: “Nostalgia canaglia”. Di cosa? Un po’ di tutto. Dei nerazzurri, della Serie A, di quel ruolo da protagonista che, a Londra, non è riuscito a ritagliarsi. Romelu Lukaku vuole essere di nuovo coccolato e ha capito che Milano è il posto che fa al caso suo. Un anno fa ha provato a toccare il cielo, sposando il progetto del Chelsea campione d’Europa. Oggi si è ridimensionato, realizzando che l’importante è sentirsi davvero apprezzato. Il possibile ritorno di Romelu in Italia ha spalancato le porte a mille domande. “Sarà ancora quello dello scudetto?”. “Riuscirà a fare bene anche dopo l’addio di Conte?”. La risposta non sta nei numeri dell’ultima stagione, ma nell’indole del gigante belga: per rendere al top, ha bisogno di sentirsi grande. Nulla di strano.

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