Lukaku segna su rigore, Handa para tutto: l’Inter batte il Napoli e si porta a -1 dalla vetta

I nerazzurri soffrono ma superano gli azzurri, che prima perdono Mertens per infortunio e poi Insigne per un'espulsione. Il Milan in testa alla classifica adesso è a un punto

Il fiato sul collo dei cugini. Con un rigore di Romelu Lukaku a 17 minuti dalla fine l’Inter batte 1-0 il Napoli nel big match della 12esima giornata e si porta a -1 dal Milan primo in classifica, infilando la quinta vittoria consecutiva in campionato: è la striscia più lunga da un anno a questa parte. Si decide così una partita a lungo equilibrata in cui i due migliori attacchi del campionato si sono annullati fino agli ultimi 20 minuti. Per battere la miglior difesa della serie A, considerando la media reti subite, Conte ha bisogno dell’episodio con cui Darmian conquista il rigore e sui cui sviluppi Gattuso resta in dieci per l'espulsione di Insigne: eppure da qui in poi si vede il miglior Napoli, che meriterebbe il pareggio eppure vede interrompere a tre la serie vincente. I partenopei avevano vinto tutte e 4 le trasferte giocate fin qui (k.o. solo con la Juventus a tavolino) e non perdevano dal 22 novembre col Milan: l’Inter li ha battuti perché, dopo aver subito 10 gol in 5 gare casalinghe, per la prima volta in campionato è uscita da San Siro senza subire gol.

Lampi nel palleggio

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Con Demme preferito a Fabian Ruiz e Lozano a destra al posto di Politano, Gattuso prova a sparigliare le carte con Mario Rui Molto alto a sinistra, spesso anche più di Insigne che parte da dietro, costringendo Skriniar a vedere doppio e Darmian a restare schiacciato. Perso al 13’ Mertens per un infortunio alla caviglia sinistra (al suo posto Petagna), l’unica occasione del primo tempo del Napoli è un tiro da fuori di Zielinski poco dopo la mezzora sugli sviluppi di un contropiede nato da un rilancio di Ospina. È uno dei pochi lampi in una partita di palleggio insistito del Napoli a cui l’Inter non riesce ad aggiungere ritmo. Le cose migliori per i nerazzurri nascono dai piedi di Barella: al 17’ intercetta un’uscita sbagliata di Koulibaly per pescare di prima in area Lautaro, che si gira e non trova la porta di un soffio, a lato del palo destro; al 37’ crossa in area per l’inserimento di Gagliardini, che però di testa va debole.

Rigore e cartellino

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Koulibaly e Manolas da una parte schermano Lukaku e Lautaro, dall’altra le due linee schiacciate dell’Inter tolgono aria all’attacco di Gattuso. Sfugge per un attimo Lozano al 63’ ma è in fuorigioco e soprattutto al 69’ Insigne pescato da Zielinski per un tacco che sarebbe stato un gol da annali ma finisce addosso ad Handanovic chiamato al pronto riflesso. Quando il Napoli sembra più pericoloso, arriva la spallata: al 70’ su rimpallo di un tiro di Sensi (appena subentrato a Brozovic infortunato) Darmian sul filo del fuorigioco si fionda verso la porta e Ospina gli prende il piede. È la cesura della partita: il Napoli resta in dieci perché Insigne viene espulso per un insulto sentito dall’arbitro Massa, Lukaku rasoterra dal dischetto insacca a sinistra spiazzando Ospina per l’1-0.

L’assalto azzurro

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In inferiorità numerica, l’ultimo quarto d’ora è il momento migliore del Napoli che fa di tutto per meritarsi il pareggio. contro l’Inter schiacciata in un 5-4-1 con Hakimi entrato al posto di Lautaro al al 77’, ecco le occasioni ospiti: all’80’ c’è bisogno di una gran parata di Handanovic su Politano pescato su un cross dalla destra di Lozano, al 90’ è di Lorenzo solo davanti al capitano nerazzurro a farsi oscurare la porta, al 92’ è il palo a negare la gioia a Petagna bravo a girarsi in area. Per il Napoli è la quarta sconfitta stagionale, la terza sul campo. L’Inter adesso è a un punto dal Milan.

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