Lukaku: “Ronaldo capocannoniere? Il campionato l’ho vinto io con l’Inter”

Il bomber nerazzurro prima di Belgio -Portogallo: “A Cristiano invidio dribbling e tiro, lui vorrebbe la mia forza. Le mie motivazioni? Dicevano che Lewandowski e Benzema erano di livello mondiale e io solo un buon centravanti…”

Oggi pomeriggio Romelu Lukaku ha parlato in conferenza stampa, nel ritiro del Belgio a Tubize. Domani il Belgio volerà in Spagna, a Siviglia, dove domenica è in programma l’ottavo di finale contro il Portogallo. Ecco una sintesi delle dichiarazioni di Lukaku .

Attaccanti

—  

“Quando i critici si riferivano a Lewandowski e Benzema, parlavano sempre di attaccanti di ‘livello mondiale’, mentre io venivo descritto come un buon centravanti. Questa è stata una motivazione in più per lavorare e migliorare. Ora penso di essere nella lista dei migliori attaccanti. Mi piacciono le provocazioni, so come affrontarle”.

Cristiano Ronaldo

—  

“Lui ha vinto il titolo di capocannoniere di Serie A, ma noi abbiamo vinto il campionato. Era particolarmente importante vincere quel titolo e quello era il mio obiettivo. A Cristiano invidio il dribbling e il tiro. Al contrario penso che lui invidi un po’ la mia forza e la mia mira, e il nostro gioco di squadra”.

Rigori e sofferenza

—  

“Ho imparato a tirare i rigori, a non pensare troppo e a non farmi distrarre dal portiere: devi essere concentrato e colpire bene la palla, stop. Ma non credo che domenica ci saranno i rigori. Speriamo di vincere prima. Siamo più maturi rispetto al Mondiale del 2018, quando venimmo eliminati in semifinale dalla Francia. Nel 2018 eravamo toppo romantici. Abbiamo imparato che una partita si può vincere in molti modi. Per diventare campioni bisogna saper soffrire e nella sofferenza è incluso il fatto di dover stare lontani per tanti giorni dalle proprie famiglie. Domenica giocheremo contro i campioni in carica. I portoghesi hanno qualità individuali e collettive, sono molto fieri del proprio Paese, ma faremo di tutto per qualificarci”.

Michael Jordan

—  

“Ho bisogno di incentivi per tirare fuori il meglio di me. Ho bisogno di competizione. Se qualcuno dice che Tizio o Caio è più bravo di me, io mi allenerò più duramente. Non voglio paragonarmi a Michael Jordan , ma questo spirito l’ho notato anche in lui. Quando ho visto ‘The last dance’, ho pensato: ‘Wow, non sono solo’. Volevo vincere e lo scudetto con l’Inter ha moltiplicato le mie motivazioni. Adesso voglio vincere con il Belgio per migliorare ancora.”

Il gol annullato

—  

“Contro la Finlandia mi hanno annullato un gol per un fuorigioco minimo. Se avessi avuto il numero 45 di scarpe, la rete sarebbe stata convalidata. Purtroppo avevo ai piedi le scarpe numero 48”.

Precedente Ed Sheeran, concerto privato per l'Inghilterra. Southgate: "Surreale" Successivo Diretta MotoGp/ Qualifiche live e streaming video: pole position e tempi (GP Olanda)

Lascia un commento