Lukaku re dei ‘Cento’: è lui il migliore di questa A. Sul podio con Kessie e CR7

I cento calciatori migliori della Serie A 20/21 per la nostra redazione: stupisce l’Atalanta, non mancano sorprese

Prendete questa classificona (ECCO TUTTI I NOMI) come fosse il tabellone del Monopoli e giocateci sopra. Spostate i nomi, cambiateli, discutetene con gli amici e definite i vostri Migliori Cento del campionato appena concluso. Noi lo abbiamo fatto. Scelte necessariamente soggettive, discutibili. Appunto. I criteri: non la semplice graduatoria per media voto, ma anche l’impatto dei giocatori sugli obbiettivi di squadra. Abbiamo rispettato il criterio della rappresentatività e abbiamo inserito giocatori di tutte le squadre, anche a costo di bruciare nomi noti.

Lukaku per distacco

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Sul Re dei Cento non ci piove: Romelu Lukaku. Non solo perché ha vinto lo scudetto e segnato 24 gol, ma anche perché è il migliore della Serie A per media voto: 6,70. Reti e gioco. È stato l’anima dell’Inter, con e senza palla, ha sgobbato per sé e per gli altri. Il dominatore assoluto. Pur con caratteristiche e ruolo diverso, il secondo classificato gli assomiglia: Franck Kessie. Un altro gigante buono. Il ponte che unisce i due è la generosità. Kessie ha disputato una stagione straordinaria. Nei momenti di maggiore emergenza, quando sono mancate le colonne (Ibra, Calha, Theo, Rebic…) ha tenuto su il tetto quasi da solo. Domenica a Bergamo lo spot della sua forza, quando difendeva palla alla bandierina e cinque avversari non riuscivano a portargliela via. Ci ha messo anche 13 gol. Ok, 11 sono stati rigori, ma bisogna segnarli. Sul terzo gradino del podio: Cristiano Ronaldo. Non è stata la sua miglior stagione in bianconero. Chiesa è stato il più bravo. Cuadrado e Danilo sono stati più continui, ma la domanda è semplice: dove sarebbe ora la Juve senza i 29 gol di CR7, per la prima volta re del gol in Italia? Ha ragione Pasolini: “Il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell’anno”. Nei primi dieci posti ci sono i tre contropiedisti di Conte (Lukaku, Barella, Hakimi) che riflettono la superiorità stagionale dell’Inter. Due rappresentati per Milan (Kessie, Ibra) e Atalanta (Muriel, Freuler) finite alle spalle dei campioni. Nella decina d’oro anche il deluso Insigne e l’udinese De Paul, protagonista di una splendida stagione. Un discorso a parte merita l’Atalanta. Se prendiamo la sola graduatoria per media voto, troviamo ben 5 giocatori del Gasp nei primi 10 posti: Muriel, Freuler, De Roon, Romero e Gosens. E Djimsiti e Malinovskyi nella decina successiva.

Il pressing del Gasp

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Un pressing impressionante al vertice della classifica virtuosa, come in campo. La conferma del vero segreto del Gasp: un gioco che da anni migliora le prestazioni dei singoli. Particolare il caso di Remo Freuler, centrocampista sottovalutato che viaggia a fari spenti: è il terzo assoluto per media voto, dietro a Lukaku e Muriel. Lo svizzero, nostro avversario all’Europeo, tiene fuori dai dieci l’azzurro Chiesa, molto più appariscente. Spigolando tra i cento nomi, scopriamo che il miglior italiano del campionato, per media voto, è stato Barella, quinto assoluto, e che Gigio Donnarumma ha messo in fila tutti portieri del torneo. Tra le sorprese della stagione che hanno meritato un posto tra i Magnifici Cento notiamo Simy, Raspadori, Maggiore, Pobega, Tomori, Shomurodov… Hanno sfruttato bene il cartoncino delle “Probabilità” al Monopoli della Serie A.

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